Ad aggravare la crisi sulla sicurezza alimentare c’è stata la guerra in Ucraina, con il blocco del grano, peggiorando peraltro la situazione in zone già compromesse e vulnerabili come i Paesi di Africa, i Caraibi o nel Pacifico. La proposta della Commissione europea è stata dunque quella di mobilitare 600 milioni dalle riserve del Fondo europeo di sviluppo al sostegno proprio di quei territori più colpiti. Le linee d’azione si concentreranno con assistenza in denaro, con 150 milioni, con il sostegno attraverso i meccanismi di protezione sociale e le reti di sicurezza già attive. Altri 350 milioni saranno investiti per obiettivi a lungo termine, supportando una produzione sostenibile in grado di generare sistemi alimentari più resilienti, comprendendo anche la sostenibilità sociale per l’occupazione di giovani e donne. 100 milioni di euro saranno invece destinati al Poverty Reduction and Growth Trust del Fmi, che faciliterà il sostegno ai Paesi colpiti.
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