Un primo passo è stato fatto per far fronte all’emergenza siccità: è arrivato infatti ieri dal Consiglio dei ministri il via libera alla dichiarazione dello stato di emergenza per le cinque regioni più a rischio, Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Stanziati in tutto 36,5 milioni di euro, per assistere la popolazione interessata e avviare il ripristino di servizi pubblici e infrastrutture. A queste cinque regioni se ne potrebbero presto aggiungere altre, come Umbria, Lazio, Toscana e Liguria. Manca ancora un fondo di solidarietà e ristori per l’agricoltura – che ha subito danni stimati intorno ai 3 miliardi - e la nomina del Commissario straordinario, slittata per la visita di ieri del premier Draghi in Trentino per l’incidente in Marmolada.
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