La proroga dello sconto da 30 centesimi al litro su accise e Iva di benzina e gasolio costerà 465,21 milioni di euro. Risorse che non saranno peraltro reperite con il gettito extra delle entrate tributarie, come accaduto fino ad ora per il taglio al prezzo dei carburanti, ma per 200 milioni da sanzioni erogate dall’Antitrust e non ancora destinate ad altri scopi, mentre i rimanenti 265,21 arrivano dai fondi speciali per la riassegnazione delle vecchie spese impegnate, ma mai effettuate: i cosiddetti residui passivi perenti, di parte corrente per 200 milioni e conto capitale per gli altri 65,21. L’emendamento all’Aiuti-ter con cui si è approvato in Cdm lo sconto confluirà appunto nella legge di conversione del decreto di cui si occuperà la commissione speciale della Camera.
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