Sono previsti notevoli incrementi dei propri prezzi di vendita per oltre due terzi delle imprese italiane, per far fronte all’aumento del costo dell’energia. Solo la metà, invece, mira all’efficientamento energetico mentre solo il 15% prende in considerazione una riduzione della produzione. I dati sono stati resi noti da un bollettino di Banca d’Italia, ripreso poi da un questionario sottoposto alle imprese che concedeva la possibilità di indicare due differenti strategie previste contro il caro bollette. La strategia del ribaltamento dei costi su terzi è già in atto, peraltro, con listini in aumento rispetto all’anno scorso del 9,3% nell’industria, del 3,0% nei servizi e del 6,8% nelle costruzioni. Non sembra infatti sufficiente, almeno per il momento, l’impatto delle misure di sostegno governative, nonostante il potenziamento delle misure nel decreto Aiuti-ter.
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