Il professionista che vuole acquisire un immobile per uso professionale deve considerare sia l'acquisto sia il leasing, valutando i vantaggi fiscali di entrambe le opzioni alla luce delle recenti modifiche legislative. Con l’art. 6, comma 1 del decreto IRPEF-IRES (192/2024), la locazione finanziaria ha subito modifiche sfavorevoli, per esempio includendo sopravvenienze attive e passive nel reddito professionale.
Per gli immobili acquistati entro il 1990, le quote di ammortamento sono deducibili senza imposte sulle plusvalenze. Tra il 2007 e il 2009, le quote rimangono deducibili, ma le plusvalenze sono tassabili. Dopo il 2014, la deducibilità dei canoni di leasing è sempre possibile solo per contratti di almeno 12 anni. Tuttavia, se un immobile acquistato tramite leasing viene ceduto, le plusvalenze sono tassabili, rendendo il leasing meno conveniente rispetto all’acquisto.
Il decreto IRPEF-IRES determina che la cessione di un contratto di leasing genera reddito imponibile, mentre precedentemente si potevano evitare imposte trasferendo il leasing a un’altra persona.
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