Il calendario del 2025 è vantaggioso per i lavoratori italiani, offrendo molte festività e ponti, riducendo i giorni lavorativi a 251, rispetto ai 253 del 2024. Tuttavia, questo comporta un impatto negativo sul Pil, con una perdita stimata di 12 miliardi di euro, in un periodo di crescita economica rallentata. L'elevato numero di ore lavorative degli italiani non compensa un basso tasso di occupazione e riduce ulteriormente l'efficienza economica durante lunghi ponti e festività. Nonostante tentativi passati di ridurre le festività religiose per aumentare la produttività, il problema persiste. La Confederazione Italiana Generale Artigianato (CIGA) stima che recuperare una settimana lavorativa potrebbe aumentare il Pil di un punto, equivalente a 22 miliardi di euro. La riduzione dei giorni lavorativi favorisce il settore turistico, ma penalizza fabbriche e uffici. Inoltre, i salari italiani sono tra i più bassi d'Europa, influenzati da un'economia stagnante e una bassa produttività del lavoro.
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata