Interviene così l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 50 del 22 febbraio 2024: il regime forfettario è accessibile per il contribuente che ha trasferito la residenza in Italia aprendo nel 2024 una P.IVA e che fatturerà le proprie prestazioni all’ex datore di lavoro estero come lavoratore autonomo svolgendo tale attività anche nei confronti di soggetti diversi da quest’ultimo.
In questo caso, il superamento della soglia dei 30.000€ è irrilevante. Si chiarisce, infatti, che la causa ostativa introdotta con la lettera d-bis) al comma 57 della L. 190/2014 è stata introdotta al fine di evitare artificiose trasformazioni di attività di lavoro dipendente in attività di lavoro autonomo.
Dunque, qualora il lavoratore autonomo intenda instaurare un rapporto con il soggetto estero, con il quale è intercorso (sempre all’estero) un rapporto di lavoro dipendente durante il periodo di sorveglianza, è esclusa la sussistenza di un’artificiosa trasformazione nel senso sopradescritto, non essendovi alcun criterio di collegamento con il territorio dello Stato dei redditi di lavoro dipendente percepiti all’estero.
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata