A partire dal 15 ottobre, l’Italia sarà il primo Paese europeo, in cui per accedere in tutti i luoghi di lavoro, sarà necessario il green pass. Il fine di Draghi, nonostante le resistenze dei sindacati, è quello di vaccinare quante più persone possibili, in modo che l’Italia diventi una zona sicura.
Al momento, dai dati forniti dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, emerge che su 54 milioni di italiani vaccinabili, 39 milioni hanno ricevuto la seconda dose. L’obiettivo del governo è di raggiungere la così detta “immunità sociale”, vaccinando 44 milioni di italiani. Nell’eventualità in cui, entro l’inverno, i dati dovessero peggiorare, si valuterebbe il vaccino obbligatorio per tutti.
Nella mattinata, sarà convocata, a Palazzo Chigi, la cabina di regia e, in seguito, si svolgerà l’incontro tra i presidenti delle Regioni e la ministra Mariastella Gelmini. Nel pomeriggio, avrà luogo il Consiglio dei ministri per dare il via libera al nuovo decreto, nel quale è prevista, per i lavoratori non vaccinati, una sanzione severa ma non il licenziamento.
Per quanto riguarda il costo dei tamponi, invece, non è stato ancora trovato un accordo tra il governo e i sindacati, i quali hanno proposto che tale spesa sia a carico dello Stato, fino al 31 dicembre. In merito, il Presidente del Consiglio, si è detto assolutamente contrario, in quanto una scelta del genere, spingerebbe molti italiani a non vaccinarsi. In compenso, però, le farmacie, che ancora non lo hanno fatto, verranno incentivate a calmierare i prezzi dei test.
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