Nella giornata di ieri l'Associazione Italiana Dottori Commercialisti ha pubblicato un comunicato stampa per chiedere più tempo per l'adesione al Concordato.
“Il concordato preventivo biennale – commenta Edoardo Ginevra Presidente AIDC – rappresenta l’ennesimo esempio di una oramai consolidata modalità di legislazione e di applicazione della norma con caratteristiche contingenti e di urgenza, indotte da necessità di gettito. Gli obiettivi di riforma del sistema fiscale e l’ambizione dichiarata di un nuovo rapporto fisco-contribuente sono, ancora una volta, frustrati nei fatti da una legislazione schizofrenica e sempre all’insegna della modifica dell’ultimo minuto. Che si abbia, almeno, la decenza di lasciare ai contribuenti e ai loro professionisti di fiducia il tempo necessario per valutare la convenienza di aderire o meno al concordato una volta che il quadro normativo sarà divenuto stabile e, per questo, si provveda rapidamente al rinvio del termine del 31 ottobre; altrimenti, si abbia il coraggio di dire che l’adesione al concordato è obbligatoria per tutti per esigenze di cassa, con buona pace dello Stato di diritto, del principio costituzionale di capacità contributiva (ormai troppo spesso messo a dura prova e non solo da questo istituto) e del sempre più bistrattato Statuto del Contribuente.”
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