I costi in bolletta continuano ad aumentare, in attesa di interventi decisivi e di direttive più precise da parte delle istituzioni nazionali ed europee per far fronte all’emergenza. A gravare sui costi, oltre alle voci tradizionali, negli ultimi mesi si è fatta sempre più consistente quella del lavoro da casa, che pesa per un 23% in più per i lavoratori agili. L’incremento, stimato da Altroconsumo, nasce dalla somma delle spese in crescita, relative a elettricità e gas: dai dispositivi elettronici all’illuminazione altrimenti spenta quando fuori casa, dai piatti cucinati a casa e altrimenti consumati fuori al riscaldamento nei mesi più freddi e l’aria condizionata in quelli più caldi, che rappresenta proprio il maggiore dei costi. Il Politecnico di Milano sottolinea però il risparmio che lo smart-working consente, anzitutto per le mancate spese di trasporto.
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