7 ottobre 2024
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7 ottobre 2024

Ore 11:41 - Conti nazionali per settore istituzionale. Anni 1995/2023

ISTAT

Vengono diffuse le stime relative alla revisione generale dei conti nazionali dei settori istituzionali, concordata in sede europea, che introduce innovazioni e miglioramenti di metodi e di fonti. Le serie storiche ricostruite dal 1995 sono disponibili sul data warehouse I.stat (tema “Conti nazionali”, sotto-tema “Conti non finanziari annuali per settore istituzionale”) e sulla banca dati IstatData. I dati sono coerenti con i Conti Economici Nazionali rilasciati dall’Istat il 23 settembre 2024.

Nel 2023, il reddito disponibile delle famiglie aumenta del 4,9% (+6,1% nel 2022) a fronte di una crescita della loro spesa per consumi finali del 6,1% (+12,2% nel 2022). Come conseguenza la propensione al risparmio delle famiglie si è ridotta, attestandosi al 7,7% dall’8,7% nell’anno precedente. La dinamica dei prezzi determina, nel 2023, una lieve riduzione del reddito disponibile delle famiglie in termini reali, determinando una perdita dello 0,2% del loro potere d’acquisto su base annua (-0,7% nel 2022).

Grazie al prolungamento del sistema di incentivi alle ristrutturazioni, gli investimenti in abitazioni delle famiglie consumatrici registrano nel 2023 un incremento di oltre 16 miliardi di euro (+14,4%), che consolida la rilevante crescita del 2022 (+28%). Il tasso di investimento del settore sale al 9,8% dal 9% dell’anno precedente.

Nel 2023 la quota di profitto delle società non finanziarie cala al 45,6% dal 46% del 2022. Il valore aggiunto cresce del 6,9% (+11,3% nel 2022) mentre il risultato lordo di gestione aumenta del 6,2% (+13,7% nel 2022). Gli investimenti effettuati dal settore registrano una crescita del 3,4% (+12,5% nel 2022). Il tasso di investimento delle società non finanziarie registra nel 2023 una diminuzione, attestandosi al 22,5% dal 23,3% del 2022.

Nel settore delle società finanziarie nel 2023 si registra un peggioramento dell’accreditamento netto, che diminuisce di 11,6 miliardi rispetto al 2022, portandosi a 49 miliardi di euro.

L’indebitamento delle amministrazioni pubbliche nel 2023 è pari a -152,7 miliardi di euro (-161,6 miliardi nel 2022).
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