Ore 12: 14 - Direttiva europea Case green verso il voto finale

Nella Plenaria di Strasburgo – in programma oggi – al via il voto finale della direttiva europea Case green. Proprio un anno fa, il provvedimento aveva ricevuto il primo via libera del Parlamento europeo. Dopo il voto finale, manca solo l’ultimo step ovvero l’adozione formale da parte del Consiglio, rappresentante dei Paesi membri. Tra gli aspetti più rilevanti , trovano spazio le ristrutturazioni: gli Stati membri dovranno determinare dei piani per la riduzione dei consumi del loro patrimonio edilizio residenziale. Entro il 2050 bisognerà avere un patrimonio edilizio a zero emissioni. Nel frattempo, dovrà essere assicurato un miglioramento progressivo della situazione, basandosi sulle medie di consumo e non sulla classe di efficienza dei singoli edifici, come fatto fin ora.

Un tema centrale è inerente l’abbandono dei combustibili fossili, in primis le caldaie a gas e metano nelle abitazioni: entro il 2040 si dovrà arrivare al bando completo (precedentemente il termine ultimo era fissato al 20235). Inoltre, sono previsti degli incentivi per sistemi di riscaldamento ibridi, qualora dal 2025 le agevolazioni per le dette caldaie dovessero essere cancellati.

Come stabilito dalla direttiva, dal 2028 i nuovi edifici residenziali e non, dovranno avere zero emissioni “in loco” di combustibili fossili e dovranno soddisfare il requisito “solar – ready” ossia dovranno essere idonei a ospitare impianti fotovoltaici o solari termici sui tetti.

Infine, l’articolo 15 della bozza del Provvedimento, stabilisce che dovranno essere i Paesi membri a fornire i finanziamenti e le misure di supporto per sostenere i piani di rinnovamento degli edifici, utilizzando i fondi nazionali già stanziati nonché quelli europei ossia Pnrr, Fondo sociale per il clima e Fondi di coesione. Finanziamenti che dovranno essere stanziati in modo costante per raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2050.