Mentre l’accelerazione Ue sul tetto al prezzo del gas e sulla separazione dei costi dell’elettricità, al tavolo dei ministri in Commissione il 9 settembre, ha già avuto riscontri positivi facendo scendere il costo del gas del 6,8%, in seguito anche all’apertura della Germania al price cap, Draghi e il ministro Franco insistono ad intervenire con un nuovo Decreto Aiuti. Rimangono sul tavolo di Cingolani tutte le possibili contromosse al caro energia, oltre alla riduzione di un grado e di un’ora dei riscaldamenti si discutono infatti lo smart working per i dipendenti pubblici, insegne spente dopo le 23 e una campagna per sensibilizzare ad azioni positive. Le novità riguardano però aiuti diretti, in particolare alle aziende con alti consumi di gas. Nessuno scostamento di bilancio, si ribadisce dall’esecutivo ancora in carica, ma si confida nel reperire le risorse dalle riscossioni fiscali di luglio e agosto e dalla tassa sugli extraprofitti: circa 10 miliardi, per i più cauti tra i 6 e gli 8, da investire in compensazioni per le energivore a rischio e, possibilmente, le famiglie a basso reddito.
© Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata