La Commissione UE dà il via libera definitivo al nuovo Patto di stabilità e crescita, all’ultimo step prima di entrare in vigore. Di fronte ad una maggioranza che non lascia spazio a dubbi e incertezza, fa ancora più rumore l’assenza dell’Italia. Il testo modificherà le regole del gioco nella governance economica, se da una parte rimarranno invariati i parametri per il deficit e per il Pil – rispettivamente 3% e 60% - dall’altra sono in arrivo dei piani di rientro più graduali per i Paesi ad alto debito.
Per i partiti italiani, il compromesso raggiunto a dicembre 2023 dai ministri dell’Economia dei Paesi membri, non è stato sufficiente, infatti sono solo 4 gli eurodeputati italiani che hanno espresso un voto favorevole: Herbert Dorfmann e Lara Comi del Pppe, Marco Zullo e Sandro Gozi di Renew. Centro destra e PD si sono astenuti mentre il M5S e i Verdi hanno votato contro.
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