Dal 2026, gli importi delle pensioni subiranno modesti aumenti. Il Documento di Economia e Finanza (DEF) prevede una rivalutazione dello 0,8% dei trattamenti pensionistici, per contrastare l'inflazione del 1,6% registrata nel febbraio 2025. L'obiettivo è mantenere il potere d'acquisto dei pensionati. Tuttavia, gli incrementi non saranno uniformi: le pensioni fino a 2.394,44 euro beneficeranno del 100% dell'aumento, quelle tra 2.394,45 e 2.993,05 euro del 90%, e quelle oltre 2.993,05 euro del 75%. Si delineano così tre fasce di aumento, con incrementi diversificati tra 8 e 37,50 euro a seconda dell'importo della pensione. Anche l'assegno sociale e le pensioni di invalidità civile vedranno piccoli aumenti. Tuttavia, per chi andrà in pensione tra il 2025 e il 2026, potrebbe non esserci alcun incremento, ma un leggero ribasso. Le previsioni economiche delineano una crescita moderata del PIL e una lieve riduzione del debito pubblico.
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