Arriva l’ok dalla Camera alla risoluzione di maggioranza sul Documento di Economia e Finanza 2022. Dopo la lunga discussione avvenuta nella mattinata odierna il Documento è stato approvato con 412 voti favorevoli e 55 contrari.
Nel corso della discussione i partiti hanno considerato sempre più plausibile la scelta di un nuovo scostamento di Bilancio al fine di ottenere maggiori risorse da destinare al supporto delle imprese e delle famiglie. L’insistenza dei partiti, inizialmente, si è scontrata con la posizione del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che, fino ad ora, ha ritenuto “evitabile” la scelta di un nuovo scostamento. Probabilmente la scelta del presidente è da sempre stata fondata sull’intenzione di sfuggire a plausibili gravi conseguenze sul mercato. A tal proposito basti ricordare dell’accaduto di oltre dieci anni fa, quando Berlusconi durante il suo quarto Governo – favorevole allo scostamento di bilancio – si scontrò con Giulio Tremonti che al tempo ricopriva la carica di Ministro dell’Economia.
Nonostante ciò, l’intesa sul Def è stata raggiunta contemplando un richiamo allo scostamento del Bilancio. Difatti, è previsto il monitoraggio della situazione economica con l’obiettivo di circoscrivere la situazione qualora si verificasse un peggioramento dello scenario, solo in questo caso, diverrebbe reale la possibilità di prendere in considerazione la valutazione di uno scostamento.
La pressione dei partiti è stata unanime, ad eccezione di Italia Viva.
Nonostante inizialmente eliminato dal Ministero dell’economia e delle finanze, il decisivo riferimento allo scostamento di bilancio è stato ritrovato all’interno del testo finale. Lo scopo è da sempre stato quello di considerare interventi di supporto per famiglie, lavoratori e imprese.
Inoltre viene evidenziato che il Governo dovrà “utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive disponendo ulteriori interventi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia nonché mediante la revisione del sistema dei prezzi di riferimento e dei carburanti, assicurando la necessaria liquidità alle imprese mediante la concessione di garanzie anche alla luce della nuova comunicazione della Commissione n. 2022/C 131 I/01 sul nuovo quadro contemporaneo degli aiuti di Stato nonché ai settori maggiormente colpiti dalle attuali emergenze”.
La lista non finisce qui, nella bozza infatti, sono richieste una serie di modifiche relative al Superbonus. Si ricorda che per poter fruire dell’agevolazione sulle villette unifamiliari vige l’obbligo di effettuare il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022, termine che con il Def dovrebbe esser prolungato.
Si continua con l’attuazione del Green New Deal così da poter agevolare la transizione ecologica, seguita dalla richiesta di incrementare tutte quelle misure che consentano la diminuzione dei gap territoriali e salariali.
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