Avanza l’iter della direttiva Ue per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. La commissione Industria del Parlamento europeo ha infatti adottato la sua posizione negoziale, che dovrà poi essere votata in plenaria a marzo. Salvo imprevisti, i nuovi edifici residenziali dovrebbero essere a emissioni zero dal 2028, mentre i nuovi pubblici dal 2026: un testo che ha diviso anche i politici italiani, con da un lato gli schieramenti a favore della misura e dall’altro, la maggioranza che vuole modificare radicalmente, o annullare, la norma. A incidere sui rapporti con l’Ue, anche il decreto Milleproroghe, approvato in commissione al Senato, soprattutto a causa delle misure passate in tema di concessioni balneari. Sono state infatti prorogate di un anno, fino al 31 dicembre 2024, concedendo al governo altri 5 mesi per la mappatura delle concessioni stesse, mentre da Bruxelles arriva la richiesta di parità e concorrenza senza ulteriori ritardi.
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