La definisce “beneficienza” - Dmitry Pesko, portavoce del Cremlino – quella che diventerebbe la fornitura di Gas se non pagata in Rubli dall’Occidente.
D’altro canto, i ministri del G7 definiscono la decisione della Russia una “violazione dei contratti”, la quale, sembra non avere alcuna valenza se non rappresentare la posizione di Putin: una posizione di difficoltà sfociata in una tale scelta.
Non dimentichiamo che la Guerra durativa da oltre trenta giorni, per il Presidente russo doveva essere una guerra lampo. Ad oggi, le risorse previste inizialmente per la “battaglia” sono triplicate e la situazione attuale, di certo, non è quella che il Capo del Cremlino aveva prospettato.
Habeck durante la riunione virtuale svoltasi con i vertici del G7 ha definito il pagamento in Rubli “inaccettabile”, a tal proposito, ricordiamo che l’Unione Europea è in stretto contatto con gli Stati Uniti per nuove forniture di gas. Probabilmente, la via più giusta sarebbe quella che vada a creare conseguentemente la dipendenza dagli altri Stati.
Il conflitto russo-ucraino, difatti, ha messo in luce la dipendenza energetica europea nei confronti della Russia.
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