Una crescita economia modesta nei primi mesi del 2024. Nel primo trimestre diminuisce la produzione manifatturiera, una frenata dovuta da una domanda debole, al contempo l’attività ha beneficiato di un recupero nei servizi e un’ulteriore espansione nelle costruzioni. È quanto evidenzia il capo dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, Sergio Nicoletti Altimari, durante l’audizione sul Def in Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.
Secondo le proiezioni di Bankitalia, rese note a inizio mese, la crescita dovrebbe essere dello 0,6% e si collocherebbe mediamente poco al di sopra del 1% nel prossimo biennio. Escludendo la correzione per le giornate lavorative, il quadro macroeconomico italiano prospetto un aumento dello 0,8% per il 2024, dello 0,9% per il 2025 e dell’1,3% nel 2026.
Delle stime che si discostano lievemente da quelle presentate dal Def. Nel complesso, gli andamenti macroeconomici delineati dal Def, alla base del quadro tendenziale di finanza pubblica, sono incluse nelle proiezioni dei principali previsori e si collocano tra quelli più positivi; tuttavia i rischi per la crescita rimangono prevalentemente orientati al ribasso.
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