È stato pubblicato l’Osservatorio statistico sul “Polo unico di tutela della malattia” con i dati relativi al quarto trimestre 2020, che monitora il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici, considerando i certificati medici inviati dal medico e le visite mediche di controllo effettuate dall’Istituto.
Nel quarto trimestre 2020 sono pervenuti all’INPS 7.155.050 certificati di malattia, di cui il 77% dal settore privato, in aumento rispetto allo stesso quadrimestre del 2019.
L’incremento complessivo del quarto trimestre, riconducibile alla seconda ondata dell'epidemia da Covid-19, è pari all’11,2% per il settore pubblico e al -25,6% per il settore privato. La diversità tra i due settori risulta più marcata nelle regioni del Centro-Sud: 5% contro 15,1% per il Centro, 1,2% contro 31,2% per il Sud, mentre è quasi nulla per le regioni del Nord.
All’aumento del numero di certificati corrisponde un aumento dei giorni di malattia, che passano per il settore privato da 8,9% nel quarto trimestre 2019 a 13,1% nel quarto trimestre 2020, e per il settore pubblico da 8,8% a 13,5%. È un andamento che induce a pensare che i lavoratori si rivolgono al proprio medico soprattutto per patologie che richiedono più giorni di malattia evitando di farlo per malattie meno gravi.
L’emergenza sanitaria ha avuto, inoltre, notevoli ripercussioni anche sull’attività ispettiva i cui accertamenti medico-fiscali sono ripresi su tutto il territorio nazionale solo dal 10 agosto, dopo la sospensione iniziata il 9 marzo. Nel quarto trimestre 2020 sono state effettuate 251.989 visite mediche di controllo, il 16,1% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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