Il Consiglio dei ministri del 26 febbraio 2024 ha approvato il Decreto PNRR, Decreto-legge n. 19/2024 pubblicato nella GU n. 52 del 2 marzo 2024, tra le altre misure, ha introdotto anche il Bonus Badanti per Over 80 non autosufficienti, nel limite massimo di 3.000 euro su base annua fino al 2025. Il bonus non è altro che un esonero totale dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali, per l’assunzione o la regolarizzazione di badanti tra il primo aprile 2024 e il 31 dicembre 2025.
Requisiti - Per ottenere il Bonus Badanti per Over 80 non autosufficienti si devono avere i seguenti requisiti:
- la famiglia deve avere un Isee inferiore ai 6 mila euro;
- la badante deve essere regolarizzata o essere assunta a tempo indeterminato;
- la badante deve essere assunta con mansioni di assistente a soggetti anziani dagli 80 anni in su;
- l’anziano assistito deve essere già titolare di indennità di accompagnamento.
Necessaria la regolarizzazione del contratto di lavoro - Possono usufruire del bonus, quindi, tutti i cittadini e famiglie (come datori di lavoro) che hanno bisogno di una badante per i familiari anziani non autosufficienti.
Il bonus è stato pensato col fine di “promuovere il miglioramento del livello qualitativo e quantitativo alle persone non autosufficienti e favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio”. Infatti rientreranno in questa misura solo i datori di lavoro che assumano ex novo delle badanti o che regolarizzano un contratto trasformandolo a tempo indeterminato.
Chi è escluso dal bonus? - L’esenzione non è invece concessa se risulta cessato un rapporto di lavoro tra il badante e la famiglia, che accede allo sgravio, da meno di sei mesi. Esclusa dal bonus anche l’assunzione di parenti o affini tranne in caso di invalidi, ciechi o religiosi.
Quanto vale il bonus – Il Bonus Badanti inserito nel Decreto PNRR, prevede una decontribuzione previdenziale e assistenziale del 100%, nel limite massimo di 3.000 euro su base annua. Da aprile 2024 fino a tutto il 2025 per un totale di circa 2 anni di decontribuzione totale per il datore di lavoro.
Bonus decreto anziani e prestazione universale - Il bonus si aggiunge al Decreto Anziani approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 25 gennaio, che prevede alcune misure in materia di aiuto agli anziani. Tra le misure in esso presenti, c’è una prestazione denominata Prestazione Universale, dell’importo di 850 euro al mese, che diventa una misura circoscritta ad anziani non autosufficienti in presenza di determinati requisiti (molto simili a quelli necessari per il Bonus Badanti):
- età anagrafica di almeno 80 anni;
- livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’Inps, sulla base di determinati indicatori;
- Isee non superiore a 6 mila euro l’anno;
- obbligo di utilizzare gli 850 euro per il pagamento delle competenze di una badante regolarizzata.
Chi ha la prestazione universale può usufruire del bonus badanti - Quindi, alla Prestazione Universale si aggiungerà, praticamente per lo stesso limitato numero di soggetti, il Bonus Badanti, entrambi utilizzati dal Governo per rendere più agevole la regolarizzazione delle badanti.
Che effetti avranno queste agevolazioni?
Possiamo, al momento, solo mostrarvi come già nel 2023 le assunzioni di badanti e colf sono aumentate del 17%, secondo l’indagine della Family Care - agenzia per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro, specializzata nell’assistenza familiare a domicilio e in ospedale, rispetto al 2022, anno in cui avevano subito una riduzione significativa.