L'Assegno di Inclusione (ADI) è una nuova misura introdotta per combattere la povertà, sostituendo il Reddito di Cittadinanza dal 1° gennaio 2024. Questa iniziativa si rivolge ai nuclei familiari in condizioni di fragilità economica, offrendo un supporto mensile per favorire l'inclusione sociale e lavorativa. In questo articolo parleremo delle regole, dei requisiti, dell'importo e della durata dell'assegno, e delle procedure per richiederlo e usarlo, con un focus sugli incentivi per il lavoro.
Introduzione all'Assegno di Inclusione
L'
Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico e sociale che dal 2024 sostituisce il Reddito di Cittadinanza. Introdotto dal Decreto Lavoro 2023, l'ADI mira a ridurre la povertà e l'esclusione sociale, promuovendo percorsi di inclusione lavorativa per le fasce più vulnerabili. A differenza del precedente sussidio, l'ADI richiede la sottoscrizione del
Patto di attivazione digitale per accedere al beneficio. Così facendo, si collega il sostegno economico a impegni concreti di formazione e inserimento lavorativo. Inoltre, i criteri di ammissibilità sono stati affinati per garantire che l'aiuto raggiunga chi ne ha davvero bisogno, con un'attenzione particolare ai nuclei familiari con minorenni, anziani o disabili. Questa nuova misura rappresenta un passo significativo verso un sistema di welfare più mirato e sostenibile.
Requisiti per l'Assegno di Inclusione
Per beneficiare dell'Assegno di Inclusione (ADI), è necessario soddisfare diversi requisiti di cittadinanza, residenza e condizione economica. Il richiedente deve essere cittadino italiano, cittadino dell'Unione Europea, o di un paese terzo con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. È fondamentale avere una residenza in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Sul fronte economico, il nucleo familiare deve presentare un ISEE non superiore a 9.360 euro. Inoltre, il reddito familiare deve essere inferiore a 6.000 euro annui. Tuttavia, questa soglia che può aumentare in base al numero e alle caratteristiche dei componenti del nucleo, come la presenza di persone con disabilità o anziani. Oltre a ciò, i richiedenti non devono possedere beni immobili oltre la prima casa di valore ai fini IMU superiore a 150.000 euro, né beni mobiliari superiori a 6.000 euro, incrementati a seconda del numero di membri. Questi criteri hanno lo scopo di garantire che l'ADI raggiunga chi è realmente in difficoltà, promuovendo un uso equo e mirato delle risorse.
Importo e Durata dell'Assegno
L'
importo dell'Assegno di Inclusione (ADI) è calcolato tenendo conto del reddito del nucleo familiare e della scala di equivalenza, che varia in base al numero e alle caratteristiche dei componenti. L'
importo massimo annuale è di 6.000 euro, con un incremento per famiglie composte interamente da anziani o disabili gravi, fino a un massimo di 7.560 euro. L’assegno minimo garantito è di 480 euro all’anno.
La scala di equivalenza è utilizzata per adattare l'importo in funzione delle esigenze specifiche del nucleo familiare. Ad esempio, è incrementata per ogni componente con disabilità o per anziani.
La
durata del beneficio è di 18 mesi consecutivi, con possibilità di rinnovo per ulteriori periodi di 12 mesi, previa sospensione di un mese tra un periodo e l'altro. La sospensione si applica anche in caso di cambiamenti significativi nelle condizioni economiche, come un incremento del reddito familiare superiore a 3.000 euro annui. Queste misure assicurano che l’ADI continui a supportare i nuclei più bisognosi, adattandosi alle variazioni nelle loro condizioni.
Procedura di Richiesta e Utilizzo della Carta ADI
Per richiedere l'Assegno di Inclusione (ADI), è necessario accedere alla piattaforma INPS utilizzando le credenziali SPID, CIE o CNS. La domanda deve essere compilata online, seguendo le istruzioni fornite nel portale, e richiede la presentazione di un ISEE aggiornato.
Una volta approvata la richiesta, i beneficiari ricevono la Carta ADI, una carta elettronica ricaricabile emessa da Poste Italiane. Questa carta consente prelievi di contante, pagamenti di utenze e acquisti presso negozi fisici, ma non online.
Esistono alcune restrizioni sugli acquisti consentiti: la carta non può essere utilizzata per l'acquisto di beni considerati non essenziali, come alcolici, tabacchi, giochi d'azzardo e materiale pornografico. Queste limitazioni sono state introdotte per garantire che il sostegno economico venga utilizzato in maniera responsabile. Ma in questo modo si favorisce il soddisfacimento delle necessità primarie dei beneficiari e dei loro familiari.
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