Il Governo ha presentato il testo della nuova Legge di Bilancio che si compone di 109 articoli, più allegati vari. Tra tutte le misure adottate ci sono anche quelle che interessano il settore degli immobili, settore che ha saputo resistere alla pandemia e che, ancora oggi, è capace di resistere al caro vita. Le novità riguardano la cedolare secca sugli affitti brevi, le tasse sulla vendita di immobili ristrutturati con il superbonus e le ritenute sui bonifici per lavori effettuati con il bonus edilizio.
Cedolare secca sugli affitti per brevi periodi - La cedolare secca passerà dall’attuale 21% al 26% nel 2024, ma solo sugli affitti per periodi inferiori ai 30 giorni e solo dal secondo appartamento in poi. Quindi per gli affitti sulla prima casa resta al 21%.
Possono dunque stare tranquilli i piccoli proprietari che affittano ad esempio la casa al mare o in montagna per arrotondare un po’ le entrate, mentre viene colpito chi fa degli affitti brevi un vero e proprio business utilizzando anche i vari portali che ormai sono indispensabili per far conoscere l’immobile al pubblico interessato. Proprio con queste piattaforme pare sia stato trovato un accordo per non permettere la registrazione e la pubblicazione di annunci senza il Codice Identificativo Nazionale.
Il codice dovrebbe servire proprio per tracciare chiunque affitti un immobile, quindi per far emergere il “nero”, ma anche per confermare che l’immobile stesso soddisfi i requisiti necessari affinché possa essere usato a fini commerciali.
Come sempre ci sono due schieramenti, i favorevoli e i contrari. I primi pensano che la misura aiuterà ad incrementare il gettito nelle casse dello Stato, cosa per altro già verificatasi in Grecia che ha adottato lo stesso provvedimento ed ha aumentato di 10 volte il gettito relativo agli affitti brevi. Gli altri invece, contrari alla norma, pensano che alimenterà il sommerso e farà crescere ulteriormente i prezzi delle camere d’albergo.
Aumentano le tasse sulla vendita di immobili ristrutturati con il Superbonus 110% - Nella nuova Legge di Bilancio troviamo anche l’aumento delle tasse per chi vende l’immobile ristrutturato con i benefici del superbonus. Praticamente per i privati che vendono il loro immobile aumenta la tassazione sulle plusvalenze: viene portata al 26% l’aliquota della plusvalenza per la cessione degli immobili, diversi dall’abitazione principale e da quelli pervenuti per successione, se nel periodo precedente sono stati effettuati interventi che hanno beneficiato del Superbonus. Inoltre, i costi di ristrutturazione non si potranno dedurre dalla plusvalenza per i primi 5 anni, mentre per i successivi 5 anni si potranno dedurre ma al 50%.
Aumenta la ritenuta sui bonifici per bonus edilizi - La Legge di Bilancio 2024 tra le “Misure di contrasto all’evasione e razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari”, ha inserito l’innalzamento della percentuale dall’8% all’11% della ritenuta a titolo di acconto dell’imposta sul reddito dovuta dalle imprese che beneficiano del bonifico.
La ritenuta, che sarà innalzata dal mese di marzo 2024, andrà a togliere liquidità alle imprese che ricevono il bonifico, in quanto incassano una somma decurtata dalla ritenuta stessa. In definitiva, in questo caso l’impatto sui cittadini o coloro che eseguono il bonifico è indiretto, mentre va a incidere per circa 1 miliardo sui mancati introiti delle imprese.
Aumentare le tasse sulla casa fa crescere l’economia? - Aumenteranno alcune tasse relative al settore degli immobili che sicuramente produrranno un gettito maggiore nelle casse dello Stato ma ci auguriamo non vadano ad impoverire sempre di più le casse delle famiglie e delle imprese. Anche la riforma del catasto che non riguarda la Legge di Bilancio porterà delle novità nel 2024 sia per l’IMU che per le tasse catastali che si aggiungeranno a questi aumenti e che riguarderanno sempre le famiglie e le imprese italiane. Speriamo bene!
© FISCAL FOCUS Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata