Una buona notizia per gli studenti. Tremila il prossimo anno e settemila in quello successivo, potranno ottenere un aiuto per la mobilità tra università italiane.
Il testo finale della manovra del Governo, prevede borse di studio per circa 10mila studenti per partecipare al progetto dell'Erasmus in Italia: i fondi previsti sono 3 milioni nel 2024 e 7 milioni nel 2025, e serviranno a erogare borse di studio da circa 1000 euro. E il contributo sarà esentasse.
Come funziona la candidatura, gli Atenei – Le Università pubblicano ciclicamente i bandi per partecipare al progetto Erasmus, sui loro siti o nelle bacheche in Facoltà. Non esistono specifici periodi dell’anno per candidarsi, anche se le mobilità fanno mediamente riferimento ai semestri accademici europei. Occorre, quindi, controllare le comunicazioni ufficiali per rimanere aggiornato. Intanto, se voleste approfondire, potrete dare uno sguardo alla guida on line del programma che trovate al seguente link: https://erasmus-plus.ec.europa.eu/it/programme-guide/erasmus-programme-guide/introduction.
Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha spiegato che “il Regolamento delle classi di laurea permetterà agli studenti di costruire un percorso formativo sempre più personalizzato, che prevede il riconoscimento dei crediti formativi di esami sostenuti in altri atenei italiani” e “per essere operativo questo programma non ha bisogno di alcun ulteriore intervento normativo: saranno gli atenei a dover adeguare, entro il 30 novembre 2023, i propri regolamenti didattici”.
Bernini ha rilevato che “l'obiettivo è valorizzare il più possibile l'autonomia degli atenei ma soprattutto degli studenti. Ciascuno deve potersi cucire addosso un percorso di studi che risponda ai suoi interessi, associando più opzioni formative proposte nell'ateneo di iscrizione oppure disponibili in un altro ateneo italiano”.
Cos’è il progetto Erasmus – È un programma di mobilità studentesca dell'Unione europea, che offre la possibilità a uno studente europeo di effettuare in una scuola di un altro stato dell'Unione Europea un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria scuola, che va da 3 a 12 mesi.
Il progetto è nato il 15 giugno 1987, con la convinzione confermata che, studiando all’estero con il programma Erasmus, gli studenti possano migliorare le proprie capacità di comunicazione, la conoscenza di lingue straniere e le competenze interculturali, particolarmente apprezzate dai futuri datori di lavoro.
In questi 36 anni, circa 13 milioni di persone hanno partecipato al programma. Nel 2014 il programma è stato ridenominato Erasmus+ per segnare l'ampliamento a tutti i settori dell'istruzione, alla gioventù e allo sport. Nel corso degli anni il programma ha, infatti, subito modifiche sostanziali di modernizzazione, ed è stato aperto a Paesi che inizialmente non ne facevano parte. Oggi offre possibilità anche di formazione professionale, nell'istruzione superiore e nell'istruzione degli adulti, nonché progetti per apprendisti, giovani, animatori socioeducativi e persino, a partire dal 2023, allenatori sportivi. Questo ampliamento della portata geografica e settoriale ha consentito di realizzare nel 2021, malgrado la difficile situazione sanitaria causata dall’emergenza covid-19, oltre 615.000 attività di mobilità.
Requisiti per partecipare – Prima di tutto è necessario essere studenti, che frequentano un corso di laurea triennale, magistrale o iscritti ad un dottorato di ricerca. Bisogna essere iscritti ad un anno successivo al primo e in una università accreditata dal programma Erasmus. È necessario avere un livello di conoscenza linguistica adeguato, spesso certificato dalla stessa Università di partenza tramite i CLA (Centri Linguistici di Ateneo). Inoltre, essendo i posti limitati, viene data priorità nella selezione agli studenti con una media alta e con un buon numero di esami sostenuti. A parità di merito vengono comunque favoriti gli studenti con un ISEE basso.
La destinazione Erasmus più scelta - La prima meta, ovvero quella più scelta dagli studenti per il loro progetto di mobilità Erasmus, è l'università di Granada. Una città con oltre 80.000 studenti a fronte di una popolazione totale di 232.000 abitanti circa, a cui si aggiungono gli oltre 2.000 studenti europei che ogni anno si spostano a studiare nella città andalusa grazie al progetto Erasmus.
Transizione verde e digitale del progetto Erasmus - I progetti di mobilità e cooperazione di Erasmus+ sostengono le transizioni verde e digitale, contribuendo a promuovere la cittadinanza attiva e una maggiore partecipazione alla vita democratica. L'inclusione rimane una priorità fondamentale del programma, per consentire a più persone di imparare e di partecipare a progetti transnazionali, ma anche per coinvolgere un numero crescente di persone con minori opportunità.
Erasmus+, l’attuale edizione: 2021-2027 - Questa edizione è caratterizzata dall'integrazione di “DiscoverEU” nel programma. Con questo cambiamento e grazie ai finanziamenti eccezionali concessi nel contesto dell'Anno europeo dei giovani 2022, sono stati a disposizione nel 2023 ben 70.000 titoli di viaggio.
DiscoverEU è aperto ai giovani di 18 anni e offre l'opportunità di scoprire l'Europa attraverso esperienze di viaggio e apprendimento. L’ultima tornata di candidature è iniziata l'11 ottobre ed è stata aperta ai candidati dell'UE e di tutti i paesi partecipanti al programma Erasmus+, cioè Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia. Secondo le stime, per il periodo 2021-2027 Erasmus+ dispone di un bilancio di 26,2 miliardi di EUR, quasi il doppio rispetto al programma precedente (2014-2020), completato con circa 2,2 miliardi di EUR dallo strumento di cooperazione esterna dell'UE.