29 luglio 2021

Non solo PNRR: dal Governo 106 miliardi al mezzogiorno

Autore: Redazione Fiscal Focus
“Il Governo, utilizzando criteri prudenziali, stima che al Sud saranno destinati oltre 80 miliardi di euro, che costituiscono oltre il 40 per cento delle risorse ripartibili su base territoriale, attivate con il PNRR e con il Piano complementare”. Lo dice il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, rispondendo ad una interrogazione dei deputati LEU, Federico Conte e Stefano Fassina.

Il deputato Conte (LEU) contestava al Ministro della Salute che in realtà al Mezzogiorno non fossero destinati il 40 per cento degli 82 miliardi previsti dal PNRR. Ma non solo il 10%, quindi 22 miliardi.

Una contestazione a cui il Ministro dell’Economia ribadisce che il vincolo di legge del 40% dei fondi del PNRR destinati al Mezzogiorno si tratti in realtà di “una stima conservativa” e che “alle regioni del Mezzogiorno sono state applicate soglie minime prudenziali, tenendo conto della tipologia di iniziativa (bando, avviso pubblico o progetto) e dei destinatari finali dell'investimento (comuni, imprese e privati)”.

Il Ministro Daniele Franco sottolinea anche che l'impegno finanziario per il Sud non si ferma al PNRR.

“Sull'ammontare complessivo di 80 miliardi dei Fondi strutturali europei del ciclo 2021-2027, disponibili per l'Italia comprensivi del cofinanziamento nazionale – sostiene Franco - circa 53 miliardi sono destinati alle regioni del Mezzogiorno. Sul totale di 13 miliardi e mezzo assegnati all'Italia dall'iniziativa REACT-EU, 8,4 miliardi sono destinati al Sud. Con riferimento al bilancio nazionale, su un totale di circa 43 miliardi, ancora disponibili, del Fondo sviluppo e coesione per il ciclo 2021-2027, circa 35 andranno alle aree del Mezzogiorno. Da ultimo, su una spesa di 10,4 miliardi destinati agli ultimi interventi disposti per l'alta velocità ferroviaria, 9,4 sono stanziati per la realizzazione della tratta Salerno-Reggio Calabria”.

Uno stanziamento di risorse che sarà accompagnato da una trasformazione progressiva sia delle strutture pubbliche nazionali che di quelle locali, necessarie per portare a termine nei tempi stabiliti gli obiettivi di policy. Tra queste, proprio il rafforzamento della capacità tecnica e amministrativa della pubblica amministrazione.
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