Non tutti i lavoratori sanno che è possibile revocare le dimissioni appena presentate, è un diritto e va esercitato in modo ufficiale per via telematica entro sette giorni dalla presentazione delle dimissioni.
Vi spieghiamo di seguito come fare.
Come presentare la revoca delle dimissioni - Una volta presentate le dimissioni, che per essere efficaci devono essere presentate per via telematica, nel caso si cambi idea e si voglia continuare ad occupare il posto di lavoro appena lasciato, si può presentare la revoca delle dimissioni. Unico vincolo: presentarla entro sette giorni dalla data di presentazione delle dimissioni stesse, e sempre per via telematica. Pena l’inefficacia della revoca.
Per effettuare la revoca delle dimissioni in modo corretto ed efficace, bisogna collegarsi alla piattaforma “cliclavoro.gov.it” del sito del Ministero del Lavoro e procedere con la compilazione del form e l’inoltro della revoca. Questo procedimento rende effettiva burocraticamente la revoca delle dimissioni, ma vi consigliamo di procedere anche in via informale informando direttamente il datore di lavoro che in mancanza di una vostra comunicazione repentina potrebbe essersi già mosso per rimpiazzare il vostro ruolo.
È sempre possibile? – Non è sempre possibile revocare le dimissioni, infatti la revoca può essere fatta una sola volta per lo stesso rapporto di lavoro, quindi se presentate le dimissioni una seconda volta saranno di fatto definitive perché non potranno essere revocate nuovamente per lo stesso rapporto di lavoro.
Come presentare le dimissioni - Anche le dimissioni devono essere presentate per via telematica attraverso la compilazione del form specifico che trovate sempre sulla piattaforma “cliclavoro.gov.it” del sito del Ministero del Lavoro. Infatti dal marzo del 2016 le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro per essere effettive devono essere presentate per via telematica.
La procedura online può essere svolta dal dipendente o dal consulente del lavoro incaricato di seguire il lavoratore, accedendo alla propria area riservata e compilando telematicamente la richiesta.
In ogni caso restano attive le regole generali in materia di preavviso. Le dimissioni che non rispettano il termine di preavviso stabilito dal contratto collettivo applicato, sono immediatamente efficaci, ma obbligano il lavoratore a risarcire al datore di lavoro l’equivalente del periodo di mancato preavviso, fatte salve le ipotesi di dimissioni per giusta causa.
Nel caso in cui il lavoratore dipendente abbia dato le dimissioni secondo un periodo di preavviso, e la revoca delle dimissioni rientra in questo periodo di tempo, in cui effettivamente il lavoratore è ancora impiegato presso l’azienda, è possibile chiedere la revoca in modo piuttosto semplice. Questo perché il dipendente di fatto continuerebbe a coprire un posto di lavoro che già svolgeva, senza ulteriori squilibri nell’organizzazione. In alternativa, può accadere invece che il lavoratore abbia dato dimissioni immediate, sia perché non è previsto preavviso sia perché ha scelto di lasciare il lavoro senza prima aver reso note le proprie intenzioni. In questi casi è più difficile garantire la continuità nel lavoro, quindi potrebbe accadere che il lavoratore venga nel frattempo sostituito.
Fate attenzione però alla categoria di lavoratori. Esistono speciali categorie di lavoratori che non devono presentare le dimissioni online e sono:
- dipendenti pubblici;
- lavoratori domestici (esclusi i collaboratori domestici in somministrazione) e marittimi;
- lavoratrici, nel periodo tra la richiesta delle pubblicazioni del matrimonio e l’anno successivo alla celebrazione delle nozze, a pena di nullità;
- lavoratrici, durante il periodo di gravidanza;
- lavoratrici e i lavoratori, nei primi 3 anni di vita del bambino (o nei periodi equiparati in caso di adozione ed affidamento), a pena di inefficacia.
Obblighi del datore di lavoro o dell’azienda - Nel momento in cui uno o più dipendenti presentano le proprie dimissioni, l’azienda deve procedere a compiere alcuni obblighi previsti dalla normativa.
Il datore di lavoro non appena riceve la comunicazione telematica delle dimissioni, entro cinque giorni deve comunicare il termine del rapporto del lavoro al Centro per l’Impiego. Nel caso non rispetti questo termine il datore di lavoro incorre in una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 a 500 euro per ogni lavoratore interessato. Il termine di un rapporto di lavoro implica infine tutta una serie di azioni che il datore deve effettuare, come il calcolo e il versamento del trattamento di fine rapporto, l’erogazione delle mensilità che riguardano tredicesima e quattordicesima, quando spettano.
Per questi motivi, la revoca delle dimissioni deve arrivare tempestivamente da parte del lavoratore che intende annullare le proprie dimissioni, che dovrà poi revocare la comunicazione già inviata al Centro per l’Impiego. Successivamente ai sette giorni, per il lavoratore non è possibile presentare una revoca alle dimissioni dal luogo di lavoro, se non per giusta motivazione. Si tratta di situazioni in cui si dimostra la sussistenza di un errore, oppure di incapacità di intendere e di volere, o di minacce ricevute che hanno portato il lavoratore a presentare le dimissioni.