Conosciamo i vantaggi di un bilancio semplificato destinato alle microimprese: costi inferiori rispetto al regime ordinario, contabilità meno complessa, esonero da alcune obbligazioni, alcune semplificazioni contabili. Ricordiamo che le microimprese sono aziende che non hanno superato due dei seguenti tre limiti dimensionali: totale attivo stato patrimoniale: euro 175.000; ricavi di vendite e prestazioni: euro 350.000; media dipendenti occupati durante l’esercizio: 5.
Tuttavia, è importante qui sottolineare la conseguenza che questo bilancio semplificato porta con sé: questa scelta allontana i nostri clienti dalla possibilità di ottenere adeguate linee di finanziamento.
L'esonero da alcune obbligazioni limita infatti la trasparenza finanziaria dell'impresa. Il bilancio semplificato consiste infatti nella presentazione di solo conto economico e stato patrimoniale, senza nota integrativa, rendiconto finanziario e relazione sulla gestione.
Le banche quando valuteranno le nostre clienti potranno applicare esclusivamente gli indici reddituali. Ma non solo: toglieranno un punto - rispetto alle aziende che presentano un bilancio ordinario - nell'analisi "qualitativa" e questo a causa proprio del fatto di aver adottato il bilancio semplificato.
Le banche prediligono il fatto che le imprese rendano pubblici i numeri relativi allo stato patrimoniale, pubblicando quindi bilanci ordinari dotati di informazioni molto più approfondite.
La carenza di informazioni sullo stato patrimoniale delle imprese penalizzerà quindi sia le microimprese sia le società di persone, anche e soprattutto quando queste aziende richiedano (come è logico che sia) un finanziamento o un affidamento di piccole dimensioni. Dobbiamo aggiungere infatti, a queste considerazioni, anche il fatto che le banche sulle piccole operazioni di finanziamento non hanno risorse da spendere per calcolare rating di aziende che non adottino contabilità più "trasparenti".
Il processo di attribuzione di un rating bancario può variare da banca a banca, ma in generale si basa sui passaggi lunghi e costosi per l'istituto di credito:
- raccogliere e analizzare un set di informazioni relative all'impresa richiedente, come i dati di bilancio, i dati andamentali dei rapporti con la banca e con il sistema delle banche e degli intermediari finanziari, i dati qualitativi sulla gestione, il settore e il mercato dell'impresa. La raccolta dei dati implica l'utilizzo di banche dati esterne con applicazioni di costi per la banca.
- applicare un algoritmo matematico-statistico che trasforma il set informativo in un output espresso in un numero, una lettera o una combinazione delle due. Questo output rappresenta il rating dell'impresa e indica il grado di rischiosità della stessa.