Dal 1° ottobre 2024, tutte le imprese e i lavoratori autonomi che lavorano nei cantieri temporanei o mobili devono essere dotati di una patente a punti. Il minimo dei punti per operare è pari a 15 o superiore, il massimo dei punti è 30. A stabilirlo è il decreto PNRR (dl 19 del 2024), pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 2 marzo 2024.
La patente a punti per la sicurezza sul lavoro: cos’è e come funziona – La patente a punti sarà rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro naturalmente solo l’iscrizione alla Camera di Commercio e previo possesso dei seguenti, ulteriori, requisiti:
- possesso del Durc, documento Unico di regolarità contributiva;
- possesso del documento di Valutazione dei Rischi;
- possesso del documento Unico di Regolarità Fiscale;
- dimostrare, sia da parte del datore di lavoro che da parte dei lavoratori, di aver completato il percorso formativo obbligatorio.
Se tutto risulta regolare, si parte con 30 punti in patente, il punteggio massimo raggiungibile.
Le imprese e i lavoratori autonomi potranno lavorare in cantiere con un punteggio minimo pari a 15 punti, al di sotto l’attività verrà sospesa oppure, nel caso l’impresa venga trovata sprovvista di patente, può scattare anche una sanzione amministrativa da 6.000 a 12.000 euro.
In caso di incidenti nel cantiere cosa succede? - Nel caso si verifichino degli incidenti in cantiere saranno decurtati dei punti dalla patente a seconda delle conseguenze generate dall’incidente.
Si parla di 20 punti in meno, in caso di incidente mortale e di 15 punti se l'incidente determina un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale. In caso di inabilità temporanea assoluta che comporti l'astensione dal lavoro per più di quaranta giorni, saranno invece tolti solo 10 punti. Nei casi di infortuni da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la competente sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di dodici mesi. L’ispettorato Nazionale del Lavoro definisce i criteri, le procedure e i termini del provvedimento di sospensione.
Come si possono conquistare nuovi punti? -I punti, chiamati anche crediti, decurtati possono essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi formativi specifici che consentono di riacquistare 5 crediti alla volta. Fino a quanto l’impresa non avrà nuovamente raggiunto il minimo di 15 punti resterà sospesa dall’attività.
In conclusione: benefici solo ai più meritevoli e maggiori controlli per evitare le tragedie -In generale, i benefici normativi e contributivi sono condizionati all’assenza di violazioni da parte dell’impresa. Tra le violazioni sono comprese anche la tutela per la salute nei luoghi di lavoro e il rispetto dei contratti collettivi. Il diritto ai benefici è riconosciuto in caso di successiva regolarizzazione degli obblighi contributivi, assicurativi e delle violazioni accertate. Si delinea dunque una stretta sul lavoro nero e le irregolarità negli appalti, dopo la recente tragedia, quella di Firenze. Tra le proposte, ha anticipato la Ministra del Lavoro Marina Calderone, c’è quella di reintrodurre “il reato penale per l’interposizione illecita di manodopera”, ovvero nei casi in cui la manodopera viene somministrata senza che ci sia un contratto di appalto regolare e un distacco di personale regolare. Tra le altre misure allo studio, lo stop dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza e niente benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari.
La stretta interessa anche gli appalti per lavori pubblici. Il governo può attivare i poteri sostitutivi nel caso in cui, dopo le dovute verifiche, ci sia un disallineamento tra i cronoprogrammi degli interventi e i dati comunicati dagli enti al sistema informatico Regis. Inoltre, se la Commissione UE verifica “l'omesso o l'incompleto conseguimento degli obiettivi”, l'amministrazione centrale titolare dell'intervento è obbligata a restituire gli importi percepiti, attivando le corrispondenti azioni di recupero nei confronti dei soggetti attuatori.
Alla base del problema della sicurezza nei cantieri resta comunque la mancanza di controllo e di personale. Prevedere misure per il rafforzamento del personale ispettivo, dunque, è la mossa migliore, e in questa direzione sembra si stiano muovendo: sono, infatti, in arrivo altri 766 ispettori del lavoro. Si tratta di 466 assunzioni provenienti da un vecchio concorso, che saranno sbloccate a breve, e di 300 nuove assunzioni.