Fino alle ore 12:00 del 29 ottobre 2021 è possibile inviare l’istanza per accedere al Tax credit librerie. La richiesta può esser effettuata esclusivamente on-line tramite la piattaforma messa disposizione dal Ministero della Cultura.
L’articolo 1,
commi da 319 a 321 della Legge di Bilancio 2018 (legge n. 205/2017) ha introdotto il tax credit librerie. La misura è dedicata agli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri ed è parametrata agli importi pagati nel 2020 a titolo di imposte e contributi con riferimento ai locali ove si svolge l’attività di vendita al dettaglio.
Soggetti beneficiari – Secondo quanto stabilito dal decreto 23 aprile 2018 il bonus è riservato agli esercenti operanti nella vendita al dettaglio di libri nuovi e usati che, oltre ad essere in possesso di codice Ateco principale 47.61 o 47.79.1:
- abbiano sede legale nello Spazio economico europeo;
- siano soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una stabile organizzazione nel territorio italiano sicché sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- abbiano sviluppato nel corso dell’esercizio finanziario precedente ricavi derivanti da cessione di libri, nuovi o usati, pari ad almeno il 70 per cento dei ricavi complessivamente dichiarati.
Parametri e utilizzo – Con riferimento al singolo punto vendita, il credito d’imposta è parametrato agli importi pagati nel 2020 per IMU, TASI, TARI, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione sul suolo pubblico, spese per locazione al netto IVA, spese per mutuo e per contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente. Per ciascuna di queste voci, è stato stabilito un massimale di costo (indicati nell’allegato al sopracitato decreto). Nel dettaglio:
- 3.000 euro per IMU;
- 500 euro per TASI;
- 1.500 euro per TARI;
- 1.500 euro per imposta sulla pubblicità;
- 1.000 euro per la tassa per l’occupazione del suolo pubblico;
- 8.000 euro per le spese di locazione (al netto Iva);
- 3.000 euro per le spese per mutuo;
- 8.000 euro per contributi previdenziali e assistenziali per il personale dipendente.
Si ricorda che il credito d’imposta in questione è stabilito nella misura massima di 20 mila euro per gli esercenti di librerie che non risultano essere ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestiti, pertanto, per librerie indipendenti, e nella misura massima di 10 mila euro per tutti gli altri esercenti.
In riferimento all’utilizzo del bonus in questione, esso non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’IRAP ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione.
A tal fine, il modello F24 deve esser presentato
soltanto tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate utilizzando il codice tributo “6894”, istituito con la
Risoluzione n. 87/E del 13 dicembre 2018. Inoltre, il credito dovrà esser indicato sia nella dichiarazione dei redditi riferita al periodo in cui lo stesso è stato riconosciuto, sia in quella riferita al periodo di imposta in cui viene utilizzato, evidenziando, distintamente, l’importo riconosciuto e maturato da quello utilizzato.