Il bonus mobili è la detrazione fiscale Irpef riconosciuta ai contribuenti che abbiano effettuato acquisti di mobili ed elettrodomestici (non inferiori alla A+, A per i forni) destinati all’arredo di un immobile interessato da interventi di recupero edilizio. L’agevolazione è stata prorogata dalla
Legge di Bilancio 2018 anche per gli acquisti effettuati nel 2018, ma tale agevolazione è prevista per interventi di recupero edilizio iniziati non prima del 1° gennaio 2018.
Dal 2018, entro novanta giorni dalla fine dei lavori, va inviata all’ENEA, attraverso il sito la comunicazione per usufruire del bonus, per l’acquisto di elettrodomestici va invece inviata entro novanta giorni dalla data di acquisto. Il mancato invio comporta la decadenza dal beneficio.
Soggetti interessati
Sono interessati dal bonus arredo i soggetti possessori o detentori di unità immobiliari su cui sono stati effettuati interventi di recupero del patrimonio edilizio. Sono altresì agevolabili gli interventi su parti comuni degli edifici residenziali. In questo caso, gli acquisti possono godere del beneficio fiscale se finalizzati all’arredo delle parti comuni (sala adibita a riunioni condominiali, guardiola portiere) e i condomini hanno diritto alla detrazione in base alla propria quota millesimale.
Oggetto dell’agevolazione
Con la
circolare n° 29/2013 l’Agenzia delle entrate chiarisce che il bonus arredo è collegabile:
- agli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
- agli interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardante interi fabbricati effettuati da imprese che nei 18 mesi dal termine dei lavori abbiano venduto o assegnato l’immobile;
- agli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su parti comuni dell’edificio.
Beni acquistabili
Il diritto alla detrazione sorge per l’acquisto di armadi, letti, sedie, cassettiere, librerie, comodini, congelatori, frigoriferi, forni, stufe elettriche, lavastoviglie. È possibile includere nelle spese da portare in detrazione anche i costi di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Importo detraibile
La detrazione spettante è pari al 50% calcolata su un importo massimo pari a euro 10.000, riferito complessivamente alle spese sostenute per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici. La detrazione va ripartita, tra gli aventi diritto, in dieci quote annuali di pari importo. Il predetto limite si riferisce a ciascuna unità immobiliare, comprensivo delle relative pertinenze. Di conseguenza, il contribuente che esegua lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.
Per i lavori effettuati nel 2018, riferiti ad interventi iniziati nel 2017, l’importo massimo di euro 10.000 deve essere considerato al netto delle spese sostenute nel 2017 e per le quali si è già fruito del bonus. Lo stesso vale per gli acquisti realizzati nel 2019 e riferiti a lavori realizzati nel 2018.
Pagamenti
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che i pagamenti siano effettuati mediante bonifico bancario, carta di credito o di debito. Non è necessario utilizzare il bonifico “parlante”.
Quanto appena descritto vale anche per gli acquisti effettuati tramite finanziamenti a rate. La condizione
sine qua non è che la società che eroga il pagamento paghi il corrispettivo con bonifico o tramite carta di credito, e che il contribuente conservi una copia della ricevuta di pagamento.
L’anno di sostenimento della spesa coinciderà con l’anno in cui la società di finanziamento effettuerà il pagamento.
Documenti da conservare
Il contribuente, per poter avvalersi delle suddette agevolazioni dovrà conservare:
- ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito);
- documentazione di addebito su conto corrente;
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.