5 gennaio 2018

Bonus verde: indetraibili le spese di manutenzione ordinaria

Autore: NICOLA FORTE
La legge 27 dicembre 2017, n. 205, oltre a prorogare i numerosi bonus già in vigore per la casa nel periodo d’imposta 2018, ne ha previsti degli altri. Ciò con l’intento di alimentare le spese correnti e incrementando la propensione alla spesa.

E’ stata prevista una nuova detrazione IRPEF limitatamente alle spese sostenute nell’anno 2018 per ciò che riguarda gli interventi aventi ad oggetto la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi. Sono altresì detraibili le spese riguardanti la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Dal punto di vista oggettivo le spese detraibili devono riguardare esclusivamente gli immobili a destinazione abitativa. A tal proposito si potrà fare riferimento alla classificazione catastale. Invece sarà ininfluente la circostanza che si tratti dell’abitazione principale o di una residenza secondaria. E’ parimenti irrilevante (la detrazione IRPEF spetta) l’eventuale natura di lusso del bene immobile in questione. Ad esempio la detrazione potrà essere fatta valere per le spese sostenute al fine di realizzare un giardino pensile di un immobile avente classificazione catastale A/1 e per tale ragione considerato di lusso.

Il limite massimo della spesa agevolabile
La legge prevede un limite massimo all’agevolazione. La detrazione ammonta al 36 per cento delle spese sostenute e rimaste effettivamente a carico del contribuente entro il limite massimo di 5.000 euro annui. Tale limite non riguarda il singolo contribuente, ma è calcolata in ragione degli immobili oggetto dell’intervento. Ad esempio se il contribuente sostiene le spese sia con riferimento all’abitazione principale, sia per ciò che riguarda la residenza estiva, potrà beneficiare di un “doppio” tetto di spesa a condizione, però, di effettuare gli interventi riguardati le due abitazioni.

La detrazione riguarderà anche le spese sostenute dal condominio. In questo caso il limite di spesa deve essere calcolato in ragione del numero di abitazioni presenti nel condominio. Ad esempio se nel condominio coesistono 10 unità catastali di tipo abitativo il limite massimo di spesa agevolabile risulterà pari a 50.000 euro. Eventuali unità immobiliari presenti nel condominio, aventi classificazione catastale diversa da quella di tipo abitativo, dovranno essere escluse al fine di calcolare correttamente la soglia massima di spesa.

L’amministratore imputerà la spesa complessivamente sostenuta ai singoli condomini in ragione della quota millesimale dagli stessi posseduta.

Le spese agevolabili
Possono essere considerate detraibili, ad esempio, le spese sostenute per l’acquisto di piante, per la potatura, per la realizzazione di un giardino pensile, per il rifacimento dell’impianto di irrigazione e dei pozzi.

Si ritiene possano essere considerate in detrazione le spese di tipo ordinario, come ad esempio il compenso spettante nell’anno al giardiniere per l’attività di manutenzione del giardino esistente. Sotto questo profilo è essenziale che la straordinarietà delle spese risulti dalla documentazione che l’Agenzia delle Entrate potrà richiedere in sede di controllo formale della dichiarazione.

Il contribuente dovrà, ad esempio, essere in grado di esibire le fatture relative all’acquisto delle piante o del servizio di potatura. Se dalla documentazione esibita non dovesse riscontrare la straordinarietà dell’intervento posto in essere l’Amministrazione finanziaria potrebbe disconoscere la detrazione della spesa.

La detrazione delle spese deve essere considerata in diminuzione dell’IRPEF, ma non in una sola annualità. Analogamente agli altri bonus la detrazione dovrà essere fatta valere in dieci rate annuali di pari importo. I pagamenti dovranno essere effettuati tramite “bonifico parlante” in modo da assicurare la tracciabilità delle operazioni.
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