Cessione apparecchi per emogasanalisi con aliquota Iva ordinaria

Dalle indicazioni fornite dalla risposta n° 143 del 2019, pubblicata il 16 maggio, si evince che per gli apparecchi di emogasanalisi non è applicabile l’aliquota del 4%.

Come chiarito con le risoluzioni n. 90/E del 15 settembre 2011 e n. 253/E del 31 luglio 2002, l’applicabilità dell’aliquota agevolata del 4 per cento prevista per le protesi e ausili inerenti menomazioni di tipo funzionale è legittima solo per quei prodotti che possono rientrare nel concetto di “ausilio”, ovvero per quei prodotti “acquistati o utilizzati soltanto, o prevalentemente, da disabili per alleviare o curare menomazioni funzionali permanenti”.

Quesito
L’interpello sottoposto all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate riguarda la commercializzazione di apparecchiature per emogasanalisi destinate ad essere utilizzate presso strutture pubbliche e private. La società istante commercializza ai centri di dialisi apparecchi per l’analisi dei parametri di sangue prima e dopo il trattamento di dialisi.

Il proponente chiede di sapere quale sia l’aliquota IVA applicabile alle cessione degli apparecchi analizzatori effettuate nei confronti dei centri dialisi.

Il parere dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia precisa che gli apparecchi analizzatori in esame non sono, di per sé, oggettivamente utilizzabili esclusivamente per soggetti sottoposti a dialisi. Infatti tali apparecchi “sono strumenti diagnostici che servono per monitorare i parametri vitali del sangue dei pazienti critici e vengono utilizzati in vari ambiti ospedalieri: Pronto Soccorso, Rianimazione, Terapia Intensiva, Sala Operatoria, Pneumologia, Cardiologia e anche Dialisi”.

Perciò si ritiene che nella fattispecie in esame non ricorrano i presupposti per l’applicabilità dell’Iva al 4%. Di conseguenza le cessioni dei suddetti apparecchi devono essere assoggettate ad Iva applicando l’aliquota ordinaria.