24 settembre 2020

Imprenditoria femminile in agricoltura: attivo il portale per l’accesso agli incentivi

Con il D.M. "Donne in Campo" i progetti beneficeranno di mutui agevolati

Autore: Pietro Mosella
Dal 15 settembre 2020 è aperto sul sito dell'Ismea (ossia il soggetto gestore della misura) il portale per accedere agli incentivi previsti dal Decreto 9 luglio 2020 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (cd decreto "Donne in Campo"), pubblicato nelle scorse settimane sulla Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n. 212 del 26-08-2020). Favorire l'imprenditoria femminile e riequilibrare il quadro attuale è l'obiettivo dei nuovi incentivi finalizzati allo sviluppo e al consolidamento delle aziende agricole condotte da imprenditrici.

Tipologie di sviluppo– I progetti potranno beneficiare di mutui agevolati, a tasso zero, fino a 300.000 euro a copertura del 95% delle spese ammissibili. La durata del finanziamento è compresa fra 5 e 15 anni. Gli investimenti dovranno essere ricompresi nell'ambito di almeno una fra tre tipologie di obiettivo:
  • il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione e delle attività agricole connesse;
  • il miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere degli animali;
  • la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura.

I progetti non possono essere avviati prima della presentazione della domanda e devono concludersi entro ventiquattro mesi dalla data di ammissione alle agevolazioni.

Requisiti dei soggetti beneficiari– Le agevolazioni in questione (di cui all’articolo 1, comma 504, della Legge n. 160/2019) che hanno l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell'imprenditoria femminile in agricoltura, attraverso la concessione di mutui a tasso zero, si applicano alle micro imprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di aziende agricole, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Alla data di presentazione della domanda, le imprese devono essere in possesso di una serie di requisiti puntualmente elencati all’articolo 2 del citato decreto ministeriale tra i quali, ad esempio, essere regolarmente costituite ed iscritte nel registro delle imprese, esercitare esclusivamente l'attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del Codice Civile, avere sede operativa nel territorio nazionale.

Spese ammissibili – Ai fini della realizzazione del progetto sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
  • a) studio di fattibilità, comprensivo dell'analisi di mercato;
  • b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  • c) opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
  • d) oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • e) allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
  • f) servizi di progettazione;
  • g) beni pluriennali;
  • h) acquisto di terreni;
  • i) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali e commisurati alla realizzazione del progetto.

Per quanto concerne lo studio di fattibilità citato alla sopra indicata lett. a), tale spesa è ammissibile nella misura del 2 per cento del valore complessivo dell'investimento da realizzare.
La somma delle spese relative allo studio di fattibilità ed ai servizi di progettazione, inoltre, è ammissibile complessivamente entro il limite del 12 per cento dell'investimento da realizzare.

Portale dedicato e registrazione utente – È possibile presentare la domanda di ammissione alle agevolazioni esclusivamente attraverso il portale dedicato, aperto sul sito dell’Ismea all’indirizzo https://strumenti.ismea.it/.
Le imprese che intendono accedere alle agevolazioni devono trasmettere ad Ismea, attraverso il portale dedicato, apposita domanda, previo accreditamento, che si ottiene attivando la procedura di registrazione. L’accreditamento ha luogo esclusivamente tramite PEC (posta elettronica certificata). Una volta effettuata, la registrazione consente all’utente di accedere all’area del portale dedicata alla compilazione ed alla gestione delle domande on-line.
Possono registrarsi le imprese richiedenti le agevolazioni ovvero loro delegati.

Domanda di ammissione alle agevolazioni - Per accedere alle agevolazioni, l’impresa richiedente deve presentare in via telematica e utilizzando esclusivamente la modulistica messa a disposizione sul portale dedicato:
  • domanda di ammissione alle agevolazioni, compilata in tutte le sue parti;
  • copia di un documento di riconoscimento, in corso di validità, del titolare della impresa richiedente;
  • studio di fattibilità del progetto, compilato in tutte le sue parti, e comprensivo degli allegati.

La fase di compilazione della domanda di ammissione alle agevolazioni si conclude con il caricamento, in formato PDF, di tutti i documenti indicati nel portale o nel bando.

Con l’inserimento dei dati obbligatori e il caricamento degli allegati richiesti, il sistema consente di convalidare la domanda e genera un codice progetto (CP), che identificherà il progetto per l’intera durata. La convalida della domanda sul portale rappresenta il termine di presentazione della domanda.

Al momento dell’acquisizione a sistema, tutti i documenti devono risultare completi e correttamente compilati e sottoscritti, se previsto, dai soggetti interessati.
Dopo la convalida della domanda, non può essere effettuata alcuna modifica ai dati trasmessi che potranno essere utilizzati solamente in modalità lettura.

La domanda di ammissione alle agevolazioni, le autodichiarazioni e lo studio di fattibilità richiesti devono essere redatti secondo i modelli disponibili sul portale.

In fase di compilazione della domanda, l’impresa richiedente deve dichiarare di essere consapevole delle responsabilità penali in cui incorre in caso di sottoscrizione di dichiarazioni mendaci e delle relative sanzioni penali di cui all’articolo 76 del D.P.R. n. 445/2000, nonché delle conseguenze amministrative di decadenza dalle agevolazioni eventualmente conseguite.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy