Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo unico in materia di versamenti e riscossione. Con la pubblicazione n. 71/2025 (supplemento ordinario n. 8), del 26 marzo 2025, entra in vigore, dal 27 marzo il dlgs n. 33/2025 che contiene la razionalizzazione della disciplina, in attuazione della delega fiscale che ha previsto il riordino organico delle disposizioni del sistema tributario tramite la redazione di testi unici (articolo 21 della legge n. 111/2023).
Ricordiamo che il testo unico in materia di riscossione che entrerà in vigore dal primo gennaio 2026. er quanto concerne la struttura, il testo unico è articolato in tre parti e poi “Titoli” “Capi” e “Articoli”.
Tra le novità si segnala l’abrogazione del discarico quinquennale dei ruoli difficilmente esigibili ossia la speciale procedura attivata dall’agente della riscossione in presenza di un credito ormai inesigibile o per il quale ogni azione esecutiva sia ormai infruttuosa. Di fatti, la normativa vigente dispone che le quote affidate all’Agenzia delle entrate – Riscossione dal 1° gennaio 2025 e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento siano automaticamente discaricate. Tuttavia, in alcuni casi e a determinate condizioni è possibile il discarico anticipato. A partire dal 1° gennaio 2026, con l’adozione del testo unico, tale disposizione non potrà più essere adottata.
Conferme, invece, in tema di impugnabilità dell’estratto di ruolo. Confermata, dunque, la non impugnabilità dell’estratto di ruolo, tuttavia – secondo quanto disposto dal Dpr n.602/1973 – sono previste alcune ipotesi in cui è possibile proporre impugnazione attraverso il ruolo e la cartella di pagamento. Nello specifico è previsto che il ruolo e la cartella di pagamento, invalidamente notificate, siano suscettibili di diretta impugnazione nei casi in cui il debitore, che agisca in giudizio, dimostri che dall’iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio.
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