Si è svolto oggi a Stoccolma un incontro tra il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, e i suoi omologhi della Federazione nordica dei commercialisti, che raggruppa gli istituti di cinque Paesi: Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. All’ordine del giorno le sfide che la professione dovrà affrontare a livello europeo ed internazionale, soprattutto in tema di sostenibilità e revisione legale. Nel suo incontro, il presidente de Nuccio è stato accompagnato da Giancarlo Attolini, rappresentante del Consiglio nazionale in seno ad Accountancy Europe in qualità di vicepresidente.
L’incontro, dopo quelli con gli istituti dei commercialisti francesi e tedeschi avvenuti lo scorso anno, rappresenta un ulteriore tassello nella direzione di un confronto e coordinamento tra i paesi del contesto europeo, finalizzato al dialogo sui cambiamenti e sulle sfide normative che vedranno protagonisti i professionisti contabili nei vari ambiti toccati dalle direttive dell’Unione europea come lo standard LCE e l’attuazione della CSRD. Nei prossimi mesi, il presidente de Nuccio incontrerà anche i suoi omologhi inglesi e spagnoli.
L’incontro è iniziato con la presentazione della professione italiana e di quella nordica, proseguendo con una serie di temi, tra cui la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale, il Codice etico, l’abuso dei titoli professionali, le normative antiriciclaggio e anticorruzione.
Inoltre, grande interesse è stato espresso da parte degli istituti della Federazione nordica sul modello organizzativo e di interlocuzione istituzionale messo in campo dal Consiglio nazionale.
“È fondamentale stringere rapporti sempre più stretti con i colleghi europei con cui fare squadra per pesare di più nei luoghi dove le regole contabili globali vengono discusse e approvate – ha spiegato il presidente de Nuccio –. La digitalizzazione, la visione della sostenibilità, l’intelligenza artificiale incidono pesantemente sulle sfide che siamo chiamati ad affrontare come istituti nel sostenere i nostri iscritti, rimodellare i servizi, affrontare una dura concorrenza, assumerci responsabilità. Ma restiamo comunque fedeli al nostro ruolo fondamentale di anello indispensabile che unisce i decisori politici, i legislatori, le imprese e la società civile a livello nazionale, europeo ed internazionale”.
“Alcune sfide – ha continuato de Nuccio – riguardano l’armonizzazione di sistemi molto differenziati, altre riguardano invece l’adattamento nel nostro sistema nazionale di quanto è stato concepito a livello unionale. I cambiamenti normativi più significativi, le riforme più rilevanti e gli obiettivi più sfidanti interessano la riforma fiscale, il codice della crisi di impresa, il Codice etico, le normative antiriciclaggio e anticorruzione, la revisione legale, la sostenibilità. Su queste tematiche è importante confrontarci sulle iniziative realizzate”.
Il presidente de Nuccio ha infine sottolineato la presenza del Consiglio nazionale all’interno degli organismi internazionali: IFAC, Accountancy Europe, CFE, INSOL Europe e IVSC. “Il motivo per cui siamo qui – ha concluso il presidente dei commercialisti italiani – è proprio legato a questo elenco: è necessario agire in sinergia sia all’interno delle organizzazioni partecipate sia verso i regolatori e gli stakeholder esterni per favorire la comprensione e la condivisione dei modelli e riuscire a generare un impatto maggiore”.
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