Il CNDCEC e la Fondazione Nazionali dei Commercialisti hanno pubblicato il documento di ricerca “Assegno unico e universale per i figli a carico”. Infatti, dal 1° marzo 2022 è entrato in vigore l’assegno unico e universale (AUU), erogato mensilmente dall’Inps, attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, infatti accorpa e sostituisce, le altre prestazioni economiche a sostegno della famiglia di carattere fiscale, assistenziale e previdenziale, comprese quelle già erogate in busta paga o con la pensione, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico.
Il documento predisposto dai commercialisti analizza le caratteristiche del beneficio e delle sue modalità applicative, operando anche un confronto tra il vecchio ed il nuovo sistema di sostegno alle famiglie e alla natalità, anche alla luce della recente rimodulazione delle aliquote IRPEF e degli effetti redistributivi della riforma.
Il documento si apre con un riepilogo dell’agevolazione in cui viene anche delimitata la platea dei soggetti beneficiari. Successivamente sono esplicate le modalità di presentazione della domanda e la decorrenza dell’assegno, nonché la misura e la determinazione dello stesso, distinguendo le maggiorazioni a regime e quelle temporanee.
Il documento prosegue poi con l’analisi delle compatibilità con altre prestazioni familiari a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. Nello specifico, non i commercialisti non ravvisano incompatibilità con la percezione dell’assegno di maternità comunale, spettante alle madri disoccupate con figli, erogato dall’Inps previa concessione del Comune di residenza, nonché con la percezione del reddito di cittadinanza e il bonus asilo.
La parte finale del documento, invece, è dedicata al confronto fra vecchio e nuovo sistema di sostegno alle famiglie e alla natalità e all’analisi degli effetti redistributivi dell’assegno unico alla luce della riforma Irpef.
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