Il Consiglio e la Fondazione nazionale dei commercialisti hanno pubblicato il documento “Le zone economiche speciali, quadro di sintesi degli adempimenti per investimenti 2023 e delle opportunità future”, curato dalla Commissione di studio “Finanza agevolata” che opera all’interno dell’area di delega “Finanza aziendale” seguita dal Consigliere nazionale Antonio Repaci. Il documento fornisce informazioni di base e spunti operativi, con particolare riferimento alle agevolazioni relative gli investimenti realizzati nel 2023 e agli adempimenti da effettuare, oltre che ad introdurre il tema della nuova ZES unica.
Per favorire lo sviluppo delle imprese presenti e l’insediamento di nuove attività nelle regioni del Mezzogiorno, tramite semplificazioni degli adempimenti amministrativi e burocratici, agevolazioni fiscali e doganali, nel 2017 sono state istituite le Zone Economiche Speciali (ZES). Tuttavia, a causa del complesso percorso attuativo delle ZES le stesse sono state rese completamente operative solo tra il 2021 e 2022.
Con la pubblicazione del DL Sud n. 124/2023 è stata istituita una Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, che andrà a sostituire le attuali 8 ZES, per favorire una programmazione maggiormente integrata e coordinata e al contempo conservare le specificità dei territori coinvolti.
Secondo i Commercialisti “gli investimenti nelle Zone economiche speciali seppur in solo due anni di effettiva operatività, hanno comportato un significativo impatto economico. Un’analisi sull’efficacia delle ZES quali strumenti di attrattività per gli investimenti nel Mezzogiorno ha messo in luce che, se tutte le ZES avessero performato come quelle della Campania e della Calabria, si genererebbe un effetto positivo sull’economia nazionale, direttamente e indirettamente, di circa 83 miliardi di euro. La nuova ZES Unica, per produrre gli effetti auspicati, dovrà fornire certezza soprattutto in merito alle misure fiscali e all’orizzonte temporale. Solo in questo modo le imprese e i commercialisti a loro fianco potranno cogliere le opportunità aperte a chiunque voglia investire nei territori del Mezzogiorno”.
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