Dopo esattamente un mese dall’entrata in vigore delle modifiche tecniche al processo tributario telematico di cui al Decreto del direttore generale delle finanze del 21 aprile 2023, il portale della Giustizia Tributaria SIGIT, sito tematico del Dipartimento delle Finanze (MEF) per il deposito di ricorsi ed appelli, risulta notevolmente rallentato sia nel caricamento degli allegati che nell’invio della pec al ricorrente o suo difensore dell’avvenuta iscrizione a ruolo del fascicolo con assegnazione del relativo n. di Registro Generale dei Ricorsi.
Si rammenta che la costituzione in giudizio del ricorrente, a pena di inammissibilità, salvo per i soggetti che decidono di non avvalersi dell’assistenza tecnica nelle cause di valore inferiore ai tremila euro, si effettua esclusivamente mediante deposito del ricorso attraverso il sistema informativo della Giustizia Tributaria – SIGIT e si considera avvenuta solo a seguito della pec di assegnazione del numero di RG.
“Abbiamo ricevuto segnalazioni di ricezione dell’avvenuta pec di iscrizione nel Registro Generale dei Ricorsi oltre le 24 ore dal deposito e ciò significa, atteso che i termini per il deposito sono 30 o 120 giorni dalla notifica del ricorso alla parte resistente – a seconda se si applichi o meno l’istituto del reclamo -”, afferma Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, “che nel caso di deposito l’ultimo giorno utile, il difensore, nell’ipotesi di scarto notificato il giorno successivo, si vedrebbe dichiarato inammissibile il ricorso/appello per tardiva costituzione oltre i termini sopra citati.”
“Da sottolineare, inoltre, aggiunge Marco Cuchel, che seppur iscritto a ruolo l’ultimo giorno utile, ma con pec ricevuta il giorno successivo al deposito, lo stesso ricorso risulterebbe depositato il giorno successivo, oltre il termine, ingenerando un ulteriore contenzioso per vedersi riconosciuta l’ammissibilità dello stesso”.
“Indispensabile velocizzare l’acquisizione del fascicolo processuale”, afferma Cuchel, “e considerare acquisito il fascicolo processuale con la stessa data della trasmissione, prevedendo altresì, nell’ipotesi di scarto per motivi tecnici, una remissione in bonis di qualche giorno per il reinvio del fascicolo scartato, così come avviene, in generale, per gli invii telematici nell’ambito fiscale”.
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