Il 28 ottobre il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e la Fondazione Nazionale della categoria hanno pubblicato il documento di ricerca “Il monitoraggio fiscale delle attività estere nel quadro RW: casi particolari e punti di attenzione”, predisposto dalla Commissione di studio “Fiscalità internazionale”.
Nella prefazione del lavoro – che si snoda in quattro capitoli – si osserva che «il Quadro RW è una sezione della dichiarazione dei redditi destinata alla segnalazione di investimenti patrimoniali e attività finanziarie detenute all’estero da parte di persone fisiche, enti non commerciali e società semplici residenti in Italia (cosiddetto “monitoraggio fiscale”) secondo quanto stabilito dall’art. 4 del D.L. n. 167/1990.
La compilazione del quadro RW è fondamentale, non solo per il monitoraggio fiscale degli investimenti all’estero, ma anche per determinare l’eventuale applicazione dell’Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero (IVIE) e dell’Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero (IVAFE) nonché, a decorrere dal Modello Redditi 2024, dell’Imposta sulle cripto-attività (IVCA).
A partire dalle dichiarazioni da presentare nel 2024, le persone fisiche che utilizzano il Modello 730 possono, in alternativa all’invio di un distinto quadro RW del Modello Redditi, assolvere gli obblighi previsti dall’art. 4 del D.L. n. 167/1990 compilando l’apposito quadro W di tale dichiarazione. Le imposte liquidate nel quadro W del Modello 730 devono comunque essere versate per autotassazione con F24 (e non tramite il sostituto di imposta – datore di lavoro)».
Qui sotto in allegato il documento integrale.
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