Si è tenuta oggi la prima riunione dell’”Osservatorio permanente sull’efficienza delle misure e degli strumenti per la regolazione della crisi previsti e disciplinati dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”. Nell’Osservatorio, costituito presso l’ufficio di gabinetto del Ministero della Giustizia, è stato nominato come componente anche il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio. Presidente della Commissione è il Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia, Alberto Rizzo. Altri componenti sono Giorgio Lener, Ordinario di diritto privato all’Università di Roma Tor Vergata; Caterina Macchi, Magistrato, giudice del tribunale di Milano; Antonio Matonti, direttore dell’area Affari Legislativi e regionali, diritto d’impresa di Confindustria; Giampiero Castano, del Ministero delle imprese e del made in Italy; Ilaria Pagni, Ordinario di diritto processuale civile all’Università di Firenze; Giacomo Rodano, Consigliere presso la divisione diritto dell’economia della Banca d’Italia; Stefano Sassara, Tesoriere del Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro; Andrea Stabile, Responsabile Ufficio affari legislativi e parlamentari e referente dei processi legati al codice d’impresa di Confartigianato imprese; Claudio Tedeschi, magistrato del tribunale di Roma; Antonio Vincenzi, responsabile del coordinamento legislativo di Confagricoltura e Emmanuele Virgintino, ex consigliere nazionale forense.
“L’avvio dei lavori dell’Osservatorio – commenta de Nuccio - è un passaggio importante per l’applicazione della normativa recata dal Codice della crisi e rappresenta una concreata manifestazione della visione innovativa del legislatore. L’Osservatorio, infatti, è previsto in una norma del Codice della crisi proprio per consentire alle istituzioni - a seguito della relazione elaborata dal Ministero della giustizia tenuto conto dei dati elaborati dall’Osservatorio - di monitorare l’applicazione della normativa e di valutare anche l’efficienza delle misure e degli strumenti predisposti per la tempestiva emersione della crisi, quali, ad esempio, l’innovativo procedimento di composizione negoziata, e degli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza. L’attività dell’Osservatorio – ha concluso - potrà fattivamente contribuire a individuare gli aspetti critici di tenuta del Codice della crisi per favorire immediati interventi correttivi presso le sedi competenti e la presenza dei commercialisti al suo interno è la dimostrazione dell’accresciuto ruolo degli aziendalisti in questo ambito”.
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