“Abbiamo cambiato passo sia per quanto riguarda la giustizia penale, che nel civile e nel tributario rendendo i processi più semplici ed agevoli. Nel civile i tempi si sono ridotti del 20% rispetto a un target del 40%, nel penale siamo al 29% superando i limiti che l’Europa ci ha imposto. Un percorso soddisfacente dalla stessa Commissione europea, molto severa, che ci gratifica di consensi da questo punto di vista. Per le professioni è una rivoluzione. Per attuare realmente le riforme c’è bisogno dell’elemento psicologico dell’affidabilità soggettiva. Con la composizione negoziata della crisi il professionista ha recuperato una grande rilevanza come tutore del rispetto delle regole da parte del privato. Se il privato rispetta le regole diventa partner indispensabile del pubblico esorcizzando il vecchio brocardo pubblico-buono privato-cattivo”. Lo ha dichiarato Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, nel corso del forum 'La riforma della Giustizia e i riflessi sulle professioni', che si è svolto a Bari nella sala conferenze della Fondazione “Michelangelo Interesse”.
“I tempi - ha spiegato Sisto - si sono ridotti grazie all’introduzione di misure fondamentali come le forme stragiudiziali e i corpi di mediazione che anticipano l’intervento del giudice; poi c’è il grande intervento della digitalizzazione e dell’uso delle piattaforme telematiche che impatta nel civile molto positivamente. Il penale va come un treno grazie all’arrivo degli UPP, i giovani per l’ufficio del processo. Complessivamente siamo ottimisti”.
Ha aperto i lavori il ‘padrone di casa’ Emanuele Veneziani, presidente della Fondazione ‘Michelangelo Interesse’: “I professionisti hanno un ruolo centrale nel mondo della giustizia. In qualità di coadiutori, curatori fallimentari e in tutte le forme in cui si sviluppa l’attività del commercialista. Grazie al confronto con il viceministro Sisto sulla riforma della giustizia, finalizzata a migliorare l'efficienza del sistema giudiziario e ridurre i tempi dei procedimenti, attribuisce un ruolo sempre più significativo a commercialisti ed esperti contabili. I professionisti vengono coinvolti in diversi ambiti che spaziano dal diritto societario alla gestione delle crisi d’impresa, con l'obiettivo di alleggerire il carico giudiziario e favorire soluzioni alternative alle controversie”.
L’importanza del ruolo dei professionisti è stata evidenziata da Luigi Pagliuca, presidente della Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili: “Uno degli aspetti centrali della riforma riguarda la gestione delle crisi d’impresa, dove commercialisti ed esperti contabili assumono un ruolo di primo piano come professionisti indipendenti nella composizione negoziata. Questo strumento, introdotto per prevenire il fallimento delle imprese in difficoltà, prevede che il commercialista o l’esperto contabile agisca come mediatore tra l’imprenditore e i creditori, contribuendo a trovare soluzioni sostenibili per garantire la continuità aziendale. La nuova riforma della giustizia amplia le opportunità per commercialisti ed esperti contabili, valorizzando le loro competenze tecniche e il loro ruolo di facilitatori nei processi di risoluzione delle controversie. Questa evoluzione rappresenta anche un passo importante verso un sistema giudiziario più snello ed efficace”.
Una giustizia vera per i contribuenti è fondamentale per Ettore Grilli, segretario della Fondazione ‘Michelangelo Interesse’: “Un argomento fondamentale per i professionisti perché la giustizia cammina sempre su percorsi paralleli per cui siamo gravati da tante attività seguendo le linee di condotta soggettive dei magistrati. Dobbiamo chiedere una giustizia vera per i contribuenti. Guardiamo allora con interesse ad un altro ambito in cui commercialisti ed esperti contabili sono sempre più protagonisti è quello della mediazione e dell'arbitrato. La riforma punta a incentivare l’uso di questi strumenti per ridurre il contenzioso giudiziario. In qualità di mediatori o arbitri, commercialisti ed esperti contabili possono aiutare le parti a raggiungere accordi extragiudiziali, contribuendo a decongestionare i tribunali”.
Secondo Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cnpr: “La digitalizzazione del sistema giudiziario, uno degli obiettivi centrali della riforma, richiede il supporto di professionisti in grado di interpretare e utilizzare correttamente i nuovi strumenti tecnologici. I commercialisti e gli esperti contabili, con la loro esperienza nella gestione di dati e documenti elettronici, offrono un contributo strategico in questo processo”.
Al termine del convegno si è tenuta la cerimonia ufficiale per la donazione della sede della Fondazione ‘Michelangelo Interesse’ alla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili con la consegna delle chiavi.
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