23 settembre 2021

ISCRO: entro 20 giorni la richiesta di riesame delle istanze bocciate

Autore: Sandra Pennacini
Con messaggio n. 3180 del 22 settembre 2021 l’INPS ha reso note le modalità di presentazione delle domande di riesame relative alle richieste di ISCRO che sono state oggetto di diniego.

Come ricorderemo, con l’articolo 1, comma 386 e seguenti della L. 178/2020, è stata introdotta l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale ed Operativa, un nuovo ammortizzatore sociale destinato ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione Separata (art. 2 c. 26 L. 335/1995), che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti o professioni; tale indennità può essere ottenuta, per un periodo massimo di sei mesi, una sola volta per il triennio 2021, 2022 e 2023.

Ai fini del riconoscimento dell’indennità, i soggetti rientranti nel perimetro della misura devono presentare domanda telematica, tramite il portale INPS. Per il 2021, la possibilità di presentare tale domanda è attiva già a decorrere dal 1° luglio, e vi è tempo fino al 31 ottobre.

Con Circolare n. 94 del 30 giugno 2021 l’INPS aveva specificato gli aspetti operativi ed il quadro normativo della misura, richiamando puntualmente i requisiti che devono essere necessariamente rispettati dai soggetti intenzionati a presentare domanda per il riconoscimento dell’indennità, e che sono stati approfonditi in un precedente intervento, cui si rimanda (ISCRO: al via le domande per l’ammortizzatore sociale destinato agli iscritti alla Gestione Separata).

Ora, con il messaggio 3180 del 22 settembre 2021, vengono fornite le istruzioni da seguire nel caso in cui l’istanza sia stata respinta, seguendo le quali è possibile richiedere il riesame della posizione.

Occorre premettere che, al fine di verificare le domande, l’INPS ha adottato una procedura basata su controlli automatici relativi ai requisiti, alle incompatibilità ed alle incumulabilità previste dalla norma.

I soggetti che hanno già presentato la domanda finalizzata al riconoscimento dell’ISCRO possono verificarne l’esito accedendo all’area riservata INPS (direttamente, o tramite un patronato), nella sezione dedicata denominata “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”, e consultando “Le mie ultime domande”. Per ciascuna domanda è disponibile l’esito, corredato dalle motivazioni di un eventuale diniego. A ciascuna motivazione di respingimento corrisponde una codifica, cui a sua volta corrispondono una descrizione della problematica riscontrata ed una serie di rimedi possibili; il tutto come da informazioni presenti nell’allegato 1 al messaggio INPS.

Nel caso in cui l’istanza sia stata respinta per non avere superato i controlli inerenti all’accertamento dei requisiti normativamente previsti, è possibile richiederne il riesame. Così come l’inserimento della domanda, anche la procedura di riesame risulta essere standardizzata e gestita tramite la piattaforma INPS.

Nel proporre istanza di riesame il soggetto interessato dovrà proporre le proprie controdeduzioni, supportandole con la documentazione necessaria, il tutto entro i tempi previsti dal messaggio qui in esame. L’allegato 1 al messaggio prevede per la presentazione delle domande di riesame 20 giorni di tempo dalla pubblicazione del messaggio, per quanto riguarda le domande che sono già state esaminate, oppure 20 giorni dalla data della notifica del provvedimento di reiezione, se successiva al messaggio. Si evidenzia, tuttavia, che nel messaggio vero e proprio si legge che tale termine è “da considerarsi non perentorio”, ma al tempo stesso viene precisato che “qualora l’interessato non abbia prodotto utile documentazione, la domanda deve intendersi definitivamente respinta, fatta salva la possibilità di proporre ricorso amministrativo secondo quanto previsto dalla circolare n. 94/2021 al paragrafo 9”.

Nel caso in cui si si siano presentate domande ISCRO è quindi necessario affrettarsi a consultarne l’esito, in modo tale da riuscire a rispettare i 20 giorni (per quanto non perentori) per la richiesta di riesame.
La fornitura della documentazione a supporto avverrà, come si è detto, tramite il sito INPS, e più precisamente tramite l’area “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”, ovvero quella utilizzata per l’inserimento della domanda originaria. In tale area, nella sezione “Le mie ultime domande”, nel caso in cui l’istruttoria della domanda si sia conclusa con esito negativo, sarà attivo il tasto “Richiedi riesame”.

La funzione di richiesta di riesame è accessibile anche visualizzando i dettagli della domanda a partire dalla sezione “Le mie richieste”; da qui è inoltre possibile visualizzare i dati trasmessi in fase di presentazione della domanda di prestazione, accedere ai motivi di reiezione della domanda, monitorare lo stato di lavorazione della domanda di riesame, scaricare tutte le ricevute e i provvedimenti e monitorare lo stato degli eventuali pagamenti.

Nella richiesta di riesame è necessario esporre le motivazioni che hanno portato alla richiesta di riesame stessa, e/o di riportare altre informazioni di rilievo, e allegare la documentazione a supporto delle motivazioni addotte, avendo cura di seguire con attenzione le indicazioni presenti nell’allegato 1. Terminata la procedura, per trasmettere il tutto occorre cliccare su “Presenta richiesta di riesame”, ottenendo così una ricevuta di protocollo.

Effettuati questi passaggi, la palla passerà nuovamente agli uffici, che esamineranno le controdeduzioni dei soggetti richiedenti, accogliendo la domanda o, in assenza di valide motivazioni, respingendola definitivamente. Resta comunque impregiudicato il diritto in capo al soggetto istante di proporre azione giudiziaria avverso il provvedimento, da notificare alla Sede Inps territorialmente competente.
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