“Dall’analisi di materialità alla doppia rilevanza: una guida applicativa” è il titolo del terzo numero dell’Informativa Reporting di Sostenibilità (IRS) del Consiglio nazionale dei commercialisti, curata questa volta da Fabio Ciocca e Ettore Guarini. Nell’approfondimento – predisposto dalla Commissione “Reporting di sostenibilità” istituita nell’ambito dell’area di delega Sviluppo sostenibile, a cui è delegato il consigliere nazionale Gianluca Galletti – si sottolinea come l’analisi di materialità rappresenti un momento chiave delle fasi che precedono la preparazione dell’Informativa di Sostenibilità.
La Direttiva Europea CSRD prevede che la materialità sia declinata sia dal punto di vista della rilevanza d’impatto nella prospettiva inside-out che di quella finanziaria nella prospettiva outside-in. La matrice di materialità è il risultato finale di un’analisi che coinvolge oltre che l’impresa stessa anche una pluralità di soggetti rappresentando quindi una grande occasione per rivedere le strategie aziendali, focalizzandole ad obiettivi più ambiziosi rispetto al passato con conseguente evoluzione dei modelli di business sempre più orientati alle tematiche ESG.
La sostenibilità nelle aziende – scrivono gli autori – è ormai un tema di assoluta attualità anche se di estrema complessità, che merita un inquadramento in chiave strategica e operativa piuttosto che di mera conformità alle normative. Per questa ragione diverse aziende hanno affrontato il tema e promosso il loro impegno nelle tematiche di sostenibilità attraverso l’istituzione, all’interno della propria struttura organizzativa, di un team di sostenibilità olistico e centrale che guidi la governance nella definizione della strategia di sostenibilità, stabilendone e adeguandone gli obiettivi. Non esiste una corretta struttura applicabile a ogni azienda; ognuna strutturerà la propria che verosimilmente dovrà adeguare al contesto in cui opera, al modello di business e al territorio in cui si colloca. Nel processo che va dalla definizione della strategia di sostenibilità fino alla misurazione e rappresentazione dei risultati raggiunti, ruolo centrale assume l’individuazione dei temi materiali con la particolare declinazione definita doppia materialità (c.d. double materiality)”.
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