Si è tenuta oggi a Roma, nell’ambito degli Stati generali dei commercialisti, una cerimonia di commemorazione in onore di Nicoletta Golisano e Fabiana De Angelis, assassinate nel dicembre 2022 a Roma, e Antonio Novati, ucciso ad aprile a Massalengo, in provincia di Lodi. Ai tre, caduti mentre svolgevano la loro attività professionale, sono state dedicate tre borse di studio, presentate nel corso della cerimonia dal Presidente del Consiglio nazionale della categoria, Elbano de Nuccio e dai presidenti degli Ordini territoriali di Roma e Lodi, Giovanni Calì e Pierluigi Carabelli. Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari delle vittime.
Nel suo intervento, de Nuccio ha ricordato anche Costanzo Iorio e Liberato Passarelli, altri due commercialisti caduti, tra il 2008 e il 2009, in situazioni analoghe. Cinque colleghi – ha detto - la cui scomparsa non ha solo lasciato un vuoto incolmabile tra parenti e amici, ma ha anche generato sgomento e dolore nella comunità dei 120 mila commercialisti italiani”.
“Questa giornata – ha proseguito - ci è utile anche per lanciare l’allarme su una situazione che desta sempre maggiore preoccupazione. I casi di questi cinque colleghi sono purtroppo la dimostrazione dolorosa e incontrovertibile della concretezza dei rischi crescenti che troppo spesso i commercialisti si trovano a dover affrontare. Sovente, i curatori, i custodi di beni pignorati, i delegati alle vendite, gli amministratori giudiziari di beni sequestrati, ma anche i revisori legali o gli organi di controllo sono oggetto di ripetute minacce per quanto fanno come tutori dell’interesse pubblico.
Non è più, questo, un fenomeno localizzato solo in alcune aree “difficili” del Paese, ma un deprecabile costume esteso a tutto il territorio nazionale, in cui frequentemente i professionisti del “comparto giustizia” vivono episodi di pesante intimidazione”.
Troppo raramente – ha aggiunto - ci si sofferma sul ruolo svolto dal Commercialista come ausiliario del giudice o come supporto per le imprese anche nella gestione e nel superamento delle loro crisi. Quasi mai si pubblicizza l’intensa attività effettuata dagli Ordini professionali sulle tematiche del sovraindebitamento delle famiglie, in ordine alla quale i Commercialisti svolgono attività complicatissime – anche sotto un profilo sociale e psicologico - che potremmo definire pro bono. È arrivato il momento di ribaltare una narrazione che dimentica il nostro impegno su un terreno così delicato e per farlo serve l’impegno nostro, certo, ma anche quello delle Istituzioni e dei media: dobbiamo sforzarci tutti di più perché questa nostra funzione sia più conosciuta: servirebbe anche questo a farci sentire meno isolati e meno “esposti”.
De Nuccio ha ricordato che nei giorni scorsi ha scritto al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, avanzando la proposta di “dare nuova linfa all’azione dell’Osservatorio della Polizia per la sicurezza delle libere professioni, una realtà nata nel 2010 grazie alle meritorie sollecitazioni del Consiglio nazionale dei Commercialisti allora in carica, che si poneva l’obiettivo di monitorare i rischi e le dinamiche che li generano”.
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