Per quanto riguarda le detrazioni, per il 2024, anno oggetto delle prossime dichiarazioni,
viene introdotto un nuovo meccanismo di calcolo, inserendo, una franchigia di 260 euro dell’ammontare della detrazione dall’imposta lorda per contribuenti con reddito superiore a 50.000 mila euro, valida unicamente per il 2024. Dal 2025, infatti, le regole cambieranno nuovamente. È quindi fondamentale fare chiarezza sulle normative applicabili per la dichiarazione dei redditi 2025.
Questa nuova
restrizione si aggiunge a quella già in vigore dal 2020, che prevede una riduzione
IRPEF dell'importo di alcune detrazioni in base al reddito complessivo. In base a questa regola, non si applica alcuna riduzione per redditi fino a 120.000 euro, mentre la
detrazione diminuisce gradualmente fino ad azzerarsi con un reddito di 240.000 euro.
Tra l’altro, è importante sottolineare che, per l'anno d'imposta 2024, le detrazioni relative ai "bonus edilizi" non subiscono la limitazione legata al reddito. Per queste detrazioni è previsto un meccanismo di riduzione diverso, basato sul reddito e sul quoziente familiare, ma solo per le spese sostenute a partire dal 2025.
Quindi, per la dichiarazione dei redditi relativa al 2024, un punto fermo è che le detrazioni per interventi di ristrutturazione, ad esempio, sono pienamente fruibili indipendentemente dal reddito, sempre che si rispettino i requisiti specifici per ciascuna detrazione.
Chiarito ciò, il funzionamento della prima "tagliola" sulle detrazioni, si attiva per redditi superiori a 120.000 euro. Per calcolare questo limite, si considerano anche i redditi soggetti a cedolare secca, ad imposta sostitutiva per i forfettari (regime previsto dalla Legge n. 190/2014 e successive modifiche), i redditi tassati con imposta sostitutiva per le mance nel settore turistico-alberghiero e di ricezione.
Invece, la
nuova limitazione alle detrazioni IRPEF, applicabile esclusivamente all'anno d'imposta 2024 (dichiarazione Redditi PF 2025 e 730/2025), si verifica; in presenza di un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, calcolato senza considerare il reddito dell'abitazione principale e delle sue pertinenze, su tutte le detrazioni al 19%, già eventualmente ridotte per la precedente limitazione (redditi superiori a 120.000 euro), ad eccezione di:
- spese sanitarie;
- erogazioni liberali ai partiti politici;
- premi di assicurazione per il rischio di eventi calamitosi.
In questi casi, l'importo totale delle detrazioni (escluse quelle specificamente esentate) viene ridotto di un importo fisso di 260 euro.