8 aprile 2025

Fisco, lettere di compliance sulle LIPE del IV trimestre 2024: giuste nel merito, sbagliate nella forma

Autore: Paolo Iaccarino & Serena Pastore
L’Agenzia delle Entrate, nell’ambito delle operazioni finalizzate all’adempimento spontaneo, ha già inviato a numerosi contribuenti le comunicazioni inerenti le presunte anomalie nei versamenti relativi alle liquidazioni periodiche del quarto trimestre 2024, acconto incluso. Da una prima lettura gli…

L’inganno per i contribuenti trimestrali

L’inganno risiede nel passaggio della comunicazione in cui viene specificato che “a fronte di un'imposta complessivamente dovuta pari a € xxx (come indicata nei righi VP13 col. 2 e VP14 col. 1), per il medesimo periodo risultano effettuati versamenti con il modello F24 per € xxx”, dal quale è possibile desumere che ai fini della verifica venga considerato anche l’importo indicato al rigo VP14, colonna 1, della LIPE, ossia l’ammontare del debito iva del trimestre di riferimento. Per tali contribuenti, tuttavia, l’indicazione risulta impropria.

Nella Comunicazione relativa al IV trimestre i contribuenti in liquidazione trimestrale, come espressamente indicato nelle istruzioni ministeriali, non devono compilare il rigo VP14. Eventuali recuperi relativi al saldo del IV trimestre, infatti, avvengono con una successiva comunicazione basata sul contenuto della dichiarazione IVA.

L’apparenza inganna

Dopo un’attenta analisi, pertanto, la realtà risulta del tutto differente. Le citate lettere di compliance, con riferimento ai contribuenti in liquidazione trimestrale, si limitano a rilevare l’omesso versamento dell’acconto IVA, il cui importo è indicato al rigo VP13 colonna 2, determinato secondo il metodo storico/previsionale, limitatamente all’importo che risulta dovuto sulla base della liquidazione IVA annuale o del contenuto della LIPE relativa al IV trimestre, ovvero determinato secondo il metodo analitico calcolato alla data del 20 dicembre 2024.

Le comunicazioni di compliance considerano l’unica inadempienza contestabile alla data del 3 marzo 2025, che corrisponde all’unica rilevabile dall’analisi della LIPRE. Indipendentemente dalle modalità di determinazione, infatti, l’acconto IVA per il periodo d’imposta 2024 è scaduto il 27 dicembre 2024.

Per i contribuenti in liquidazione mensile, invece, le lettere di compliance, correttamente, considerano, oltre all’acconto IVA in scadenza il 27 dicembre 2024, anche gli omessi versamenti relativi a tutti i mesi che compongono il trimestre di riferimento, l’ultimo dei quali, relativo al mese di dicembre 2024, scaduto il 16 gennaio 2025. In questo secondo caso il rigo VP 14, colonna 1, è correttamente compilato e, quindi, può assumere rilevanza ai fini della presente verifica.

Contenuto delle comunicazioni

Le comunicazioni di compliance, benché corrette nel merito, risultano del tutto fuorvianti. Si tratta di un errore di comunicazione particolarmente rilevante, che segue altre anomalie, già rilevate, nelle comunicazioni normalmente inviate ai contribuenti ai fini dei controlli. In tal senso è ancora presente sul portale dell’Amministrazione finanziaria l’avviso all’utenza con il quale sono stati segnalati i diffusi errori commessi nel periodo 19-21 marzo 2025 nell’imbustamento e conferimento della corrispondenza.

Modalità di rettifica

Consapevoli del reale contenuto delle comunicazioni di compliance, qualora il contribuente riscontri errori o dati non aggiornati nella comunicazione ricevuta, può in ogni caso provvedere all’invio di una nuova comunicazione LIPE rettificativa o fornire chiarimenti attraverso i canali di assistenza dell’Agenzia. Le procedure, da questo punto di vista, non cambiano.

Considerazioni operative

In conclusione, queste comunicazioni preventive, pur avendo un intento collaborativo, anche quando risultino corrette nel merito, rischiano comunque di ingenerare confusione ed alimentare oneri inutili per i contribuenti e per gli intermediari che li assistono. Un effetto, davvero paradossale, considerando le finalità delle comunicazioni finalizzate all’adempimento spontaneo.
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