Il riscatto agevolato della laurea, introdotto dal D.L. 4/2019, rappresenta un’opportunità concreta per anticipare l’accesso alla pensione e incrementare l’importo dell’assegno previdenziale, sostenendo un costo contenuto rispetto al riscatto ordinario. Vediamo nel dettaglio come funziona, chi può…
Differenza tra riscatto ordinario e agevolato
Prima di tutto dobbiamo ricordare la differenza tra le due modalità previste, e cioè il riscatto di laurea ordinario e agevolato.
Il
riscatto ordinario è:
- calcolato in base al reddito del richiedente;
- maggiore il reddito, maggiore il costo;
- l’importo versato è interamente deducibile dal reddito complessivo.
Il
riscatto agevolato invece è:
- calcolato in modo forfettario sul minimale contributivo annuo INPS;
- l’onere è indipendente dal reddito personale;
- è detraibile per il contribuente che sostine la spesa
Cos'è il riscatto laurea agevolato e chi può averlo
Il riscatto di laurea agevolato consente di convertire gli anni di studio universitario in contributi previdenziali, con un onere fisso calcolato su base forfettaria, indipendente dal reddito del richiedente.
Possono accedere alla misura tutti coloro che:
- hanno almeno un versamento accreditato in una gestione INPS (lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata);
- hanno frequentato percorsi universitari successivi al 31 dicembre 1995, rientrando così nel sistema contributivo puro;
- sono in possesso di un titolo riconosciuto, tra cui:
- laurea triennale;
- laurea magistrale;
- master universitari di I e II livello;
- dottorato di ricerca.
I
vantaggi sono diversi:
- anticipa l’età pensionabile: gli anni riscattati si considerano a tutti gli effetti contributivi;
- incrementa la pensione futura, in misura proporzionale all’anzianità contributiva;
- il contributo da riscatto è fiscalmente deducibile. Per gli inoccupati, al genitore che sostiene l’onere di riscatto degli anni di studio viene garantito il diritto alla detrazione del costo per il 19 % dalla propria imposta lorda;
- semplicità e prevedibilità del calcolo;
- accessibile a qualsiasi età e reddito;
- rateizzabile senza oneri finanziari.
Risulta
vantaggioso per:
- giovani lavoratori;
- soggetti con redditi medio-bassi;
- chi desidera un importo certo e rateizzabile.
Quando conviene davvero il riscatto agevolato
Il riscatto agevolato diventa particolarmente
conveniente quando:
- si ha una carriera lavorativa stabile e si punta alla pensione contributiva;
- si intende raggiungere prima i requisiti per la pensione anticipata (es. 42 anni e 10 mesi per gli uomini; 41 anni e 10 mesi per le donne);
- si ha la capacità economica per sostenere l’onere, anche sfruttando la detrazione fiscale;
- si è giovani: prima si effettua il riscatto, più agevole sarà l’impatto finanziario.
A cosa deve fare attenzione il commercialista
Per il professionista è utile
valutare, insieme al cliente:
- l'effettiva capienza fiscale per poter beneficiare della detrazione o deduzione;
- il progetto previdenziale individuale, considerando anche eventuali carriere discontinue;
- la compatibilità del riscatto con altri strumenti previdenziali (es. pensione complementare, fondi pensione, cumulo o totalizzazione).
Quanto costa il riscatto della laurea agevolato nel 2025
Come anticipato, il riscatto agevolato prende come riferimento una retribuzione convenzionale uguale per tutti, nello specifico il livello minimo imponibile per artigiani e commercianti riferito all’anno di presentazione della domanda.
Nel 2025 questa cifra è 18.555 euro e a questo importo si applica l’aliquota contributiva vigente nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, cioè il 33%.
Quindi, per chi presenta domanda nell’anno 2025 e sceglie il sistema agevolato, il costo per riscattare un anno di università sarà di 6.123,15 euro.
Le differenze tra riscatto della laurea ordinario e agevolato
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