17 febbraio 2014

AFFITTI: NON SIAMO SU SCHERZI A PARTE

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici,

sarà capitato certamente anche a voi di seguire la trasmissione televisiva ‘Scherzi a parte’, nel corso della quale determinati personaggi famosi vengono coinvolti in situazioni paradossali che si rivelano poi essere degli scherzi, generando ilarità da questa parte dello schermo. Grazie a questo genere di intrattenimento televisivo ci ritroviamo a trascorrere qualche ora simpatica senza che queste abbiano effetti negativi sulla nostra quotidianità, al contrario ci regalano invece una dose in più di sane risate.

Ebbene, piacerebbe anche a me potervi svelare, alla fine della fiera, che tutti questi adempimenti che scendono copiosi come una pioggia non sono altro che scherzi sapientemente elaborati. Eppure così non è, quel che ci lasciano in realtà è il sorriso amaro della sconfitta, della rabbia e dell’incredulità.

Oggi il tema sul quale vorrei focalizzare l’attenzione riguarda una delle tante norme inserite nella recente Legge di Stabilità 2014, sulla quale ci sarebbe comunque una serie di nodi ancora da sciogliere tutti legati al fatto che non ha stabilizzato proprio nulla vista l’incertezza generale.

Dunque, la questione sulla quale volevo riflettere oggi riguarda i canoni di locazione.

In sostanza, per effetto della Legge di Stabilità 2014 i pagamenti riguardanti i canoni di locazione di unità abitative avrebbero dovuto essere corrisposti obbligatoriamente, a prescindere dall’importo, in forme e modalità che escludono il contante e ne assicurino la tracciabilità. Un diktat assoluto e categorico sulle stesse linee dell’antiriciclaggio.

In questo modo si intendeva estirpare l’evasione fiscale legata agli affitti. Ma se questi sono stati gli intenti, non risultava allora inutile tale obbligo? Ecco, se vi è un contratto a monte, il Fisco è già a conoscenza dell’esistenza di una relazione tra un locatario e un proprietario, pertanto non rilevo alcun senso logico nell' aumentare le difficoltà di pagamento del canone in un momento che è già di per sé difficile.

Non si combatte così l’evasione fiscale!

Mi chiedo perché questa gente che ha la capacità di elaborare norme tanto astruse non vada a prestare servizio nei campi! Anche se, a pensarci bene, in quel caso ad averne la peggio sarebbe il già tanto vessato comparto dell’agricoltura!

Il punto è che quest’obbligo era stato introdotto in relazione agli affitti con contratto, se ne deduce quindi che quelli ‘in nero’ sarebbero rimasti tali, senza che ne venissero minimamente scalfiti i rispettivi assetti.

E proprio alla luce di siffatte incongruenze, lo scorso giovedì è intervenuto il Dipartimento del Tesoro che, a mezzo di una nota, ha categoricamente eliminato questa norma.

Indietro tutta, allora! La disposizione appena entrata in vigore è stata quindi spazzata via dalla nota interpretativa del Tesoro. Quest’ultima spiega inoltre come tutti i pagamenti dei canoni di locazione pari o inferiori a 999,99 euro possono essere ancora effettuati in contanti. Il testo che viene a sanare tutte quelle situazioni in cui a partire dal primo gennaio si era incappati nella violazione di questa misura assurda ed assolutamente inutile.

Ricapitolando, siamo ancora una volta al cospetto della cancellazione di una norma inutile ad appena un mese dall’emanazione!

Ma ormai non mi stupisce più nulla, dopo il vergognoso spettacolo che ci stanno propinando dalle alte sfere della politica! Si è avviato il rimpasto e non per il bene del Paese, bensì per l’assegnazione di nuove poltrone. Tuttavia sono convinto che le sorti del Paese non cambieranno col mutar dei personaggi che ne terranno le redini.

Il punto è che nel nostro Paese sembra mancare uno dei capisaldi della democrazia, vale a dire la certezza del diritto.

Questa è assente in Italia. L’unica certezza è quella relativa agli incompetenti che sono seduti ai posti di comando!

Per concludere, come ebbe a scrivere Ennio Flaiano, in Italia oggi appare tutto “certo, certissimo, anzi probabile”!
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