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CASE IN USO GRATUITO AI FIGLI…ERA MEGLIO NON FARE NIENTE

Autore: Antonio Gigliotti
Cari amici,
soprattutto in ambito fiscale, un elefante in cristalleria deve stare fermo perché come si muove, fa danni.
Infatti il valzer cui abbiamo assistito in chiusura d'anno insieme allo slogan via la tasi sull'abitazione principale, ha dato il via libera ad una nuova disposizione, a detta degli interessati, rivolta ad agevolare i casi di comodato in uso gratuito di case a familiari. Tutto in nome del tanto invocato "dimezzamento/riduzione delle tasse locali" ma che in realtà, dopo i botti di fine anno , almeno questa che sto per commentare è destinata a rivelarsi l'ennesima bufala confezionata ad hoc per i contribuenti.

Sogno o son desto? La legge di stabilità 2016 si sta rivelando, leggendola attentamente, ahime, una fucina di grattacapi.
Il comodato d'uso gratuito delle case concesse ai familiari aveva già sollevato polemiche.

Come ricorderete , nella prima modifica, si era agevolati nella tassazione se ad esempio il papà che non poteva avere altre case, dava l’unica casa in comodato al figlio. In questo caso il genitore restava con un pugno di mosche e poteva andare a vivere solo sotto i ponti o in casa di riposo.

Ma qualcuno dice che al peggio non c'è mai fine. E infatti la modifica intervenuta è stata peggiorativa. Dal testo definitivo emerge che nel caso di concessione dell'abitazione in comodato gratuito dai genitori ai figli si avrà una riduzione del 50% della base imponibile IMU/Tasi, a condizione che vi sia un contratto di comodato registrato, e che la seconda casa data dal genitore al figlio sia nella stessa città in cui vi è la prima abitazione del genitore.

Non ci resta che piangere cari amici. Ricordo a me stesso, che fino al 2015 tali situazioni potevano essere assimilate dagli stessi regolamenti comunali ad abitazione principale. Quindi non si pagava assolutamente niente.
Ora invece, dopo le modifiche, per agevolare i contribuenti , e uso un eufemismo, si pagherà il 50% della base imponibile IMU/TASI.
E ancora, se il genitore avesse una seconda casa in un comune diverso? In questo caso nessuno sconto!
Bella agevolazione.
Ed allora è proprio il caso di dire…..che stavamo meglio quando stavamo peggio.
E non mi si dica che sono diffidente o gufo, ma come dice un vecchio detto polare, invece..

“Chi è stato morso dal serpente anche solo una volta avrà sempre paura di camminare nell'erba alta”
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

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