30 novembre 2013

COMMERCIALISTI E FISCO: RABBIA E SCONCERTO

A cura di Antonio Gigliotti

Eccoci qui, ancora una volta a disquisire su quel grosso, grande, ormai insopportabile problema che affligge decine di migliaia di commercialisti: la torre di Babele che il Fisco ha imbastito su imposte dal profilo improbabile delle quali sono ancora assolutamente incerti gli importi, le scadenze e le modalità di determinazione.

Mancano poche ore alla scadenza del versamento degli acconti, tuttavia si respira già da un po’ un’aria pesante, caratterizzata dal caos e dall’ansia di non sapere quale direzione prendere. Ancora una volta, insomma, brancoliamo nel buio.

Solo qualche giorno fa l’Amministrazione Finanziaria ha fatto sapere che la deadline degli acconti per i soli soggetti Ires sarebbe stata prorogata al 10 dicembre, escludendo però dai beneficiari di un simile posticipo del versamento i soggetti Irpef. Tuttavia a oggi la proroga sembra confermata solo per le società, dunque nulla dovrebbe cambiare per le persone fisiche.

Ora, ben venga la proroga per le sole società, purtroppo però questa sarà accompagnata da un leggero aumento: così l’ammontare, che fra l'altro era stato già innalzato al 101%, passerà con tutta probabilità al 102,5%. Ma questo lo sapremo solo nei prossimi giorni!

Credo che con una simile situazione abbiano rasentato il ridicolo. Non penso di poterla ancora accettare. È paradossale che ci impongano l’incertezza e che pretendano che gli studi, i professionisti e i contribuenti la accettino in maniera supina. In sostanza, ci chiedono di lavorare di notte per determinare gli acconti in tempo utile! Non se ne può più! Siamo stanchi come cittadini e come commercialisti!

E neanche il capitolo Imu può dirsi chiuso. Consideriamo che la seconda rata sulla prima casa non è stata ancora completamente abolita, nonostante i nostri governanti continuino a vantarsene. Infatti gli abitanti dei 2300 comuni che nel 2013 avevano aumentato l’aliquota base, dovranno ancora pagarne una parte. A tal proposito il governo è intervenuto anche sul calendario degli adempimenti. A ben vedere, i comuni avranno tempo fino al 5 di dicembre per pubblicare sul proprio sito le aliquote 2013. Noi avremmo pochi giorni per verificarle e per calcolare l’ammontare da pagare, modificando ancora i termini di versamento per il saldo sulle abitazioni non principali. Il tutto entro il 16 dicembre! Mentre ci sarà ancora una nuova scadenza, in tema di Imu, quella del 16 gennaio, ma soltanto per la differenza di questi comuni che avevano aumentato l'aliquota di base.

Tante, troppe scadenze. Poca chiarezza. Pochi giorni. Nessuna trasparenza. Troppo lavoro. La misura è colma. Abbiamo parlato di acconti e di Imu, ma non possiamo lasciare fuori da questa riflessione la prossima scadenza del 12 dicembre sulla comunicazione beni ai soci o quella del 27 dicembre per l'acconto IVA.

Nel nostro Paese regna il caos e l’improvvisazione. È peggio dei dilettanti allo sbaraglio della Corrida. Siamo nella mani di persone che non sanno né si rendono conto di ciò che stanno facendo. Se si vuole correttezza e rispetto delle norme, bisogna anche dare il buon esempio!

Siamo difronte a una situazione assurda, con personaggi e burocrati assolutamente non in grado di gestire il Paese, nel dettaglio la questione fiscale. Non posso che esprimere il rammarico e la protesta per una simile situazione che però non ci può portare solo alla rassegnazione e ad abbassare la testa, e fare come al solito le rincorse e le nottate per poter adempiere ai vari assurdi adempimenti. Così non si può andare avanti e se queste sono le persone che devono ridare slancio all'Italia, penso che lo slancio lo daranno, ma nel baratro. Quindi, prima che ciò accada, forse è il caso che siamo noi a darglielo questo slancio, mandandoli tutti a casa per INCOMPETENZA CERTIFICATA... Certificata da chi? Beh, da tutti gli italiani. Penso che basti.

“Purtroppo, i nostri politici sono o incompetenti o corrotti. Talvolta tutt’e due le cose nello stesso giorno”, le parole sono di Woody Allen, in ogni caso il concetto penso che ormai possiamo condividerlo tutti!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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